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Banca delle Visite, la solidarietà in campo sanitario
Gli ideatori: “Regalare salute è un’esperienza unica. Quando cominci, non vuoi più smettere”.
Il concetto del caffè sospeso, abitudine che ha le sue origini a Napoli durante la seconda guerra mondiale, è arrivato anche in campo sanitario.
Donare una visita a pagamento a chi ne ha bisogno è un’idea nata a maggio 2017 dalla start-up italiana ScegliereSalute.
Si chiama “Banca delle Visite” e, grazie alle donazioni di privati cittadini e aziende, garantisce l’accesso gratuito a visite mediche specialistiche e prestazioni sanitarie, da poter regalare alle persone che ne hanno bisogno oppure alle associazioni di volontariato.
Health Italia, una delle più grandi società presenti nel panorama della Sanità Integrativa, quotata sul mercato AIM Italia, è partner di Scegliere Salute e main sponsor di Banca delle Visite, avendo fatto per prima delle donazioni.
Il sistema è pratico e veloce: basta avere un computer o uno smartphone e una connessione internet per accedere al sito www.bancadellevisite.it: con pochi click i cittadini, ma anche le aziende, possono acquistare una visita medica presente in elenco, oppure donare una somma di denaro libera che concorrerà, assieme alle altre donazioni, all’acquisto di visite o prestazioni. Le donazioni sono raccolte sul conto di Fondazione Basis , ente no-profit dedicato alla promozione e lo sviluppo di iniziative culturali, educative, formative, integrazione sociale e assistenza sanitaria.
Come funziona il servizio? E quali sono stati i risultati raggiunti fino ad oggi?
Health online l’ha chiesto agli ideatori, Giuseppe Lorusso e Angelo Marvulli, fondatori anche di ScegliereSalute.
“Alla base del progetto – hanno spiegato – c’è la volontà di aiutare chi non può permettersi una visita medica a pagamento, chi non può attendere i tempi del Servizio Sanitario Pubblico, chi ha bisogno di cure immediate. Collegandosi al portale sarà possibile quindi acquistare una visita medica o una prestazione sanitaria presente in un elenco, oppure donare una somma di denaro libera che concorrerà, assieme alle altre donazioni in denaro, all’acquisto di visite o prestazioni sanitarie. Un cittadino bisognoso, previa registrazione e accettazione delle clausole relative alla normativa sulla privacy, può richiedere una delle prestazioni disponibili in Banca. Infine, la Banca contatta il professionista sanitario che eroga la prestazione senza oneri a carico del cittadino richiedente la prestazione medica”.
Da cosa nasce l’idea?
“Nasce dalla constatazione che nel 2016, ben 11 milioni di italiani non hanno potuto sostenere la spesa necessaria per la loro salute ed hanno rinunciato alle cure a causa delle difficoltà economiche”.
Quali sono stati i risultati raggiunti? E quali sono gli obiettivi per il futuro?
“La prospettiva principale è quella di crescere e consentire al nostro progetto di raccogliere sempre più donazioni; continuare a fornire sempre più informazioni e ricordare che l’iniziativa è rivolta sia a chi ha bisogno di cure, sia ai medici e alle strutture sanitarie che vogliono unirsi a noi. Ad oggi, sono oltre 50 le cliniche italiane convenzionate e il nostro obiettivo è quello di aumentare il network visto anche l’elevato numero di richieste. La Banca delle visite è un servizio attivo da maggio scorso ed in pochi mesi sono stati diversi i servizi erogati, quali ad esempio: visite dermatologiche, odontoiatrice, esami delle urine, analisi chimico-cliniche, RX Torace e molte altre. In questo periodo abbiamo raccolto esperienze davvero commoventi, che ci hanno fatto capire la validità del nostro progetto”.
Tra le testimonianze c’è quella di Ramona, una giovane donna di 34 anni di Bari che ha ricevuto in dono delle cure da parte della Banca della visite. La sua storia è molto toccante: Ramona dopo la morte del padre è caduta in una brutta depressione che l’ha portata a fare uso di sostanze stupefacenti per anni. La giovane donna, per fortuna, ha deciso di riprendere in mano la sua vita, affidandosi ad una comunità di recupero. Per accedere al centro però, prima doveva sottoporsi ad una una serie di esami e di visite mediche che comportavano costi elevati e tempistiche lunghe. Ramona non era in grado di sostenere le spese, ma soprattutto aveva voglia di iniziare subito il percorso per riprendere in mano la sua vita. Dopo aver appreso dalla Tv dell’esistenza del servizio del caffè sospeso della Banca delle Visite, ha riacquistato coraggio e speranza e si è rivolta al portale di assistenza sanitaria. La Banca delle Visite è stata al suo fianco e l’ha aiutata a sottoporsi a tutti gli esami di cui aveva bisogno.
“La storia di Ramona – hanno detto Angelo e Giuseppe – ci ha colpito molto e ci incoraggia a continuare su questa strada, aiutati dai donatori e dai medici che hanno aderito generosamente al progetto accettando di erogare prestazioni a costi ridotti”.
Fare beneficenza online è una pratica molto diffusa: 1 internauta su 5 ha utilizzato l’online come canale di pagamento, effettuando in media 3 versamenti l’anno. Questo è quello che emerso da un’indagine realizzata per Paypal e Rete del Dono da Duepuntozero Doxa.
L’83% degli internauti italiani intervistati, tra i 18 e 64 anni, nel 2014 ha dichiarato di aver effettuato mediamente 3 donazioni a favore di organizzazioni non profit, principalmente quelle rivolte a Salute e Ricerca, Assistenza Sociale, Tutela dell’Ambiente e degli animali.
La Banca delle visite è il canale veloce ed affidabile per effettuare delle donazioni di assistenza sanitaria a chi non può permetterselo e che, vista la crisi economica e il Sistema Sanitario Nazionale che non riesce più garantire l’erogazione dei servizi, è costretto a rinunciare alla cura della propria salute.
Purtroppo la povertà sanitaria è in crescita e anche chi non è povero si trova a fare i conti con il proprio portafogli quando deve occuparsi della tutela della propria salute. Un italiano su dieci non può pagare il ticket per visite mediche ed esami del sangue, uno su quattro rinuncia alle medicine per motivi economici.
Dal Rapporto 2017 “Donare per curare povertà sanitaria e donazione farmaci”, promosso dalla Fondazione Banco Farmaceutico Onlus e realizzato dall’Osservatorio Donazione Farmaci, sono emersi dei dati significativi: più del 10% degli intervistati ha rinunciato a visite ospedaliere o a esami del sangue, non potendo pagare il ticket. Nel 2015, oltre 13 milioni di italiani – un milione in più rispetto al 2014 – hanno limitato il numero di visite mediche o gli esami di accertamento per motivi economici. Ad avere maggiori difficoltà sono le persone povere che non possono spendere per medicinali non coperti dal Servizio sanitario nazionale, allora bussano alla porta degli enti caritatevoli nella speranza di essere aiutati.
E chi meglio della Banca delle visite può aiutare, grazie al contributo dei più abbienti, le persone che hanno bisogno di una visita e non possono permetterselo?
Siamo a ridosso del Natale e regalare una visita a chi ne ha bisogno è “un piccolo gesto per un aiuto concreto”.