A Catanzaro, ormai da qualche anno, viene riconosciuta la capacità di diffondere una profonda cultura in grado di abbracciare l’ambiente e l’impegno sociale e civile.
Si può notare infatti, con grande piacere, che nel capoluogo di una delle regioni più belle e ancora incontaminate d’Italia, l’architettura riesce ad avviarsi attraverso una sostenibilità culturale dove efficientemente energetico e compatibilità con l’ambiente costruito sono valori aggiunti e indispensabili.
Viene data molta importanza al tema della salute con iniziative che coinvolgono tutti gli altri aspetti socio-economici tra loro strettamente correlati. Sono i cosiddetti determinanti sociali evidenziati dal Ministero della Salute, che influenzano la distribuzione dei principali fattori (materiali, ambientali e psicosociali) di rischio per la sanità.
Agli inizi di gennaio di quest’anno, sono stati avviati i lavori per trasformare un ospedale militare di Catanzaro in una sede della nuova procura della città.
La struttura sanitaria precedente, è un edificio antico edificato nel quattrocento che rappresenterà, una volta completato il progetto architettonico, una grande opportunità di socializzazione e permeabilità alla collettività.
Catanzaro è una città molto sensibile e attenta a queste tematiche e lo ha dimostrato concretamente organizzando ancora una volta il Festival della Sostenibilità che ha avuto il patrocinio della Regione Calabria, dell’Unical, dell’Università Mediterranea e del Forum Terzo Settore della Calabria.
Si tratta della più grande iniziativa italiana nata con il fine di divulgare una forte sensibilizzazione sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale, e realizzare un cambiamento culturale che permetta all’Italia di attuare e centrare i goal dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Il comune di Catanzaro ha condiviso strumenti e modelli etico-sostenibili al fine di promuovere la crescita imprenditoriale e l’inclusione sociale in una direzione di alta sostenibilità e innovazione.
Inoltre, recentemente è stato avviato il progetto “Catanzaro centro storico comunità amica delle persone con le demenze” che consisterà in attività di formazione e sensibilizzazione per tutelare la demenza, un termine generico che indica oltre 100 tipi differenti di patologie, in cui funzioni del cervello come il pensiero, la memoria, l’orientamento, il ricordo e il linguaggio sono disturbate e compromesse.
L’Alzheimer è la più conosciuta e con il 50% dei casi la forma di demenza più frequente (fonte: ISTAT).
Alcuni studenti di Catanzaro, da anni ormai, stanno utilizzando il loro ingegno e la loro umanità al servizio delle persone con Alzheimer, Parkinson o altri tipi di demenza. L’associazione Ra.Gi che si occupa dell’assistenza, con metodi innovativi e non farmacologici, di persone con demenze, e uno degli istituti superiori maggiormente conosciuti del capoluogo calabrese, l’Itts Ercolino Scalfaro, hanno dato vita a una sinergia finalizzata alla sensibilizzazione sui temi e sulle problematiche legate ai vari tipi di demenza.
Una fusione di passioni e competenze che adesso ha prodotto un risultato concreto e innovativo: il progetto di un dispositivo anti-smarrimento messo a punto dagli studenti delle quinte classi dello Scalfaro per contrastare gli effetti negativi del “wandering” (il girare per la strada senza sapere dove si sta andando e cosa si stia facendo), ovvero le crisi che colpiscono le persone che soffrono di demenze facendo perdere loro l’orientamento e portandole a vagare senza meta e senza coscienza.
Al riguardo l’associazione Alzheimer Italia, consiglia assolutamente di evitare i rimproveri o le reazioni violente come chiudere il malato in una stanza per evitare che scappi. Questo infatti potrebbe scatenare una reazione molto pericolosa. Bisogna invece distrarlo in qualche modo, calmarlo e accompagnarlo nelle uscite.