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Correlazione tra stanchezza e alimentazione
I livelli di energia degli italiani sono in calo, con conseguenze che influenzano ogni aspetto della loro vita, dal lavoro al tempo libero.
È quanto emerge da una ricerca dell’azienda Almond Board of California che si occupa di salute e nutrizione. I dati indicano che meno di 2 italiani su 10 (16%) si sentono normalmente al massimo dei livelli di energia fisica e circa 6 su 10 (58%) ritengono di svegliarsi al mattino sentendo una carenza di vitalità.
Nella media, il momento di maggiore carica viene raggiunto intorno alle 11 del mattino; dopo invece si assiste ad un declino che porta un gran numero di abitanti (70%) ad andare a letto la sera stanco (40%) o addirittura esausto (30%).
I risultati rivelano, inoltre, la presenza di un trend negativo nel corso degli ultimi tre anni, durante i quali solo il 24% degli intervistati ha sentito crescere le proprie energie, mentre dal 2015 ad oggi il saldo tra quanti si sento più energici, quanti non notano differenze e quanti sentono una riduzione delle proprie energie è negativo (-17%).
Gli italiani sono diventati più occupati e veloci, anche nel consumo di pasti, e questo potrebbe portare a maggiore fatica, a causa di scelte nutrizionali non bilanciate.
Dalla ricerca emerge anche un picco energetico negativo a metà pomeriggio (tra le 14 e le 16), con il momento più basso proprio alle 14, in coincidenza del dopo pranzo.
La perdita di efficienza sta avendo un impatto molto negativo sulla maggior parte di italiani i quali si sentono fiacchi e apatici (63%), nervosi (32%), tristi (25%) e asociali (19%), rinunciando a portare a termini i lavori di casa (44%), a fare sport (37%) o ai propri hobby (30%).
Tuttavia, alla domanda su quali rimedi utilizzino per ricaricarsi, un quarto degli italiani ha risposto indicando di mangiare cibi dolci, seconda soluzione preferita dopo il sonno (47%), mentre solo il 19% ha dichiarato di preferire snack sani come un modo per ricaricarsi.
Tra gli altri rimedi si rivelano lunghe camminate, esercizio fisico a basso livello di intensità e lo yoga. Si riscontra un forte disallineamento tra l’atteggiamento nei confronti del cibo e la coscienza di tutto ciò che mantiene sani.
Si consiglia, pertanto, un piccolo spuntino salutare, come le mandorle (massimo 28 grammi equivalenti a 23 mandorle.), da consumare durante una pausa a metà mattina o nel primo pomeriggio.
Queste ultime risultano essere una fonte ricca di magnesio che contribuisce alla riduzione di stanchezza e affaticamento. Sono anche ricche di riboflavina (B2), niacina (B3), tiamina (B1) e folato (B9) che svolgono un ruolo nella produzione di energia nel corpo.
Le mandorle sono molto facili da mangiare e contengono anche un numero elevato di proteine, ferro, magnesio e manganese. Per tale motivo dimostrano di essere ideali da assumere prima e dopo una sessione sportiva.
Inoltre, sono prive di glutine, quindi possono essere assunte tranquillamente anche dai celiaci. È stato confermato ciò da una ricerca condotta nel mese di ottobre su un campione di 1002 italiani tra i 25 e i 65 anni di età.
Anche i diabetici e le persone con alti livelli di colesterolo possono consumare mandorle in quanto riducono il colesterolo cattivo e i trigliceridi in eccesso.