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Covid-19: allentamento delle misure restrittive dal 1° Aprile
Ok visite ai parenti ricoverati in ospedale e ipotesi Green pass rimodulato. Al via l’apertura hub vaccinali per i cittadini provenienti dall’Ucraina
Secondo i dati del bollettino della Protezione Civile e del ministero della Salute aggiornato al 10 marzo, sono 54.230 i nuovi contagi da Covid-19.
Il 31 marzo termina lo stato d’emergenza. Dopo l’eliminazione dell’obbligo di indossare le mascherine all’aperto, dal 10 marzo si può tornare a far visita a parenti ricoverati negli ospedali per un tempo di permanenza di almeno 45 minuti al giorno, indossando la mascherina Ffp2 e mostrando il super green pass o il green pass rafforzato oppure se si è guariti da meno di 6 mesi un test negativo eseguito nelle 48 ore precedenti l’accesso. Lo prevede l’articolo 7 del decreto-legge 24 dicembre 2021, numero 221, convertito il 18 febbraio 2022, che dispone “l’accesso dei visitatori alle strutture sanitarie ospedaliere, residenziali, socio-assistenziali, socio sanitarie e hospice”. L’accesso non sarà invece consentito ai visitatori in possesso del semplice green pass base che si ottiene con il tampone antigenico o molecolare.
Il Governo sta lavorando su un ulteriore allentamento delle restrizioni e regole anti covid. “Nei prossimi giorni Governo emanerà un decreto dove verrà stabilito un vero e proprio cronoprogramma, certamente dal 1° aprile inizierà una fase di allentamento di misure restrittive”. Ha detto Andrea Costa, sottosegretario alla Salute.
Occhi puntati sul Green pass. “Fin da subito ci saranno delle situazioni dove il green pass non sarà necessario – ha specificato il sottosegretario – Ad esempio gli spazi all’aperto, nei bar e nei ristoranti, da aprile non sarà più necessario richiedere il green pass. E poi arriveremo ad una estate senza più restrizioni”. Il tutto dipenderà dall’andamento dei contagi.
Resta l’obbligo del green pass per gli over 50 fino al 15 giugno, ma si sta valutando di “trasformare prima del 15 giugno il green pass rafforzato in certificato verde base, questo consentirebbe a molti cittadini di tornare a lavorare ovviamente facendosi il tampone”, ha spiegato Costa.
Saranno sottoposti a tampone tutti i profughi che arrivano dall’Ucraina “con eventuale isolamento o quarantena, a tutti verrà offerta la vaccinazione contro il Covid, e tutti dovranno rispettare le norme sanitarie in vigore in Italia per il contenimento dell’epidemia”. Ha dichiarato il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri.
Su tutto il territorio nazionale si sta organizzando l’accoglienza sanitaria con hub vaccinali dedicati ai cittadini provenienti dall’Ucraina. Nelle strutture è presente il pediatra e il mediatore linguistico culturale.
A Roma sono stati attivati l’hub di Ostiense e di Termini, il primo centro vaccinale in una stazione italiana, per le vaccinazioni anti covid e anche quelle pediatriche. L’assistenza sanitaria agli stranieri privi di un permesso di soggiorno viene erogata attraverso il rilascio di un tesserino con un codice regionale individuale STP/ENI (Straniero Temporaneamente Presente/ Europeo Non Iscritto) che identifica l’assistito per tutte le prestazioni erogabili.
Si chiama “Benvenuto in Italia”, il modulo in lingua italiana, inglese e ucraina, realizzato dal Dipartimento della Protezione Civile e dal Ministero dell’Interno per i cittadini ucraini che sono entrati o stanno entrando nel nostro Paese e per i quali si è predisposto un piano di prima accoglienza. Tra le raccomandazioni gli obblighi sanitari da rispettare per far fronte alla pandemia, a chi rivolgersi per usufruire di un alloggio, come regolarizzare la propria posizione in Italia.