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COVID-19, dal crollo del prezzo del petrolio al calo dell’export. Quali effetti per l’economia?
La diffusione del contagio del virus COVID-19 causa gravi conseguenze al mercato internazionale e, nel concreto, all’andamento del prezzo del carburante in Italia in continua regressione. Con un ribasso di circa 0,10 centesimi, la benzina è la chiara dimostrazione che l’emergenza epidemiologica è alla pari un’emergenza economica che si accentua ulteriormente a seguito dell’ultima stretta del Governo in relazione alle fabbriche e al comparto produttivo del Paese. Mercoledì il prezzo è crollato del 24% raggiungendo i minimi da 18 anni a questa parte per poi recuperare nei giorni successivi. L’andamento del greggio è dipende principalmente dall’impatto economico che il nuovo Coronavirus sta avendo a livello globale ma anche dalla guerra energetica tra Russia e Arabia Saudita. La richiesta è destinata a diminuire e i timori di una recessione potrebbero farla sprofondare.
Guardando alla Cina, il primo Paese in cui il virus si è manifestato e il primo Paese al mondo corso ai ripari, emerge che l’economia ha subito una stoccata notevole. Il manifatturiero e il settore dei servizi sono in piena crisi dallo scorso febbraio, il settore automobilistico registra un calo delle vendite quasi totale, pari all’80%, e l’export segna un -17%. Inoltre, sulla base di quanto evidenziato da Bloomberg, è atteso un calo del Pil, la prima contrazione da quando la Cina ha iniziato a comunicare i dati trimestrali nel 1992. La ripresa economica del Paese asiatico è quindi legata a doppio filo alla ripresa della domanda dei Paesi esteri che dipenderà da quanto rapidamente affronteranno il virus. Procedendo dunque nel vicino Giappone e gradualmente in Europa e negli Stati Uniti, il quadro non cambia grandemente. Tutti infatti segnano una recessione con un valore negativo delle esportazioni, per questa ragione oggi è quanto mai urgente e necessario uno sforzo coordinato da parte dei governi e delle banche centrali per superare la crisi.
Cadremo dunque in un “biennio rosso”? L’Organizzazione per l’economia e lo sviluppo economico ha parlato del terzo grande “shock” economico, finanziario e sociale del XXI secolo, dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 e la crisi finanziaria globale del 2008, prevedendo che il rallentamento dell’economia globale provocato dall‘epidemia di coronavirus avrà un valore complessivo di circa 1 trilione di dollari e che andiamo incontro a un quadro finanziario paragonabile alla crisi globale 2008-2009.