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Covid-19 e mascherina, dove è fortemente raccomandato e dove resta obbligatorio indossare il dispositivo di protezione
Il ministro della salute Speranza: “La pandemia non è ancora conclusa”
A pochi giorni dall’ultima data significativa, il 15 giugno, per un nuovo possibile allentamento delle misure anti-Covid, a tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica è l’obbligo o meno di indossare le mascherine in vista del voto di domenica 12 giugno e a scuola per gli esami di terza media e di maturità.
Domenica 12 giugno la popolazione italiana è chiamata al voto per il referendum e le amministrative. Ai seggi cade l’obbligo ma resta fortemente raccomodato indossare la mascherina. Lo rende noto una circolare del Ministero dell’Interno.
Sul tema è intervenuto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, ospite di ‘Buongiorno’ su SkyTg24. La decisione di non rendere obbligatorie ma raccomodare le mascherine nei seggi “nasce sull’evidenza scientifica dell’attuale circolazione del virus che per le imminenti elezioni consente la raccomandazione delle mascherine, ma se si va a votare e se c’è un assembramento la mascherina mettiamola”.
Discorso diverso per gli esami di terza media e di maturità 2022, dove resta l’obbligo di indossare la mascherina FFP2, fino al 31 agosto, salvo essere abbassata dal candidato durante la prova orale.
Il Tar del Lazio con una sentenza ha respinto il ricorso proposto dal Codacons, che chiedeva di escludere definitivamente l’utilizzo della mascherina. La sentenza ha chiarito che l’ordinanza del ministero della salute del 28 aprile 2022, in realtà non prevedeva l’obbligo di mascherine per gli studenti, poi introdotto dalla disposizione legislativa. I giudici amministrativi hanno sottolineato che una eventuale anticipazione della cessazione di tale obbligo necessita di “un apposito decreto-legge, attesa l’inidoneità di un’ordinanza ministeriale a disporre in senso difforme a quanto previsto in apposita disposizione di rango legislativo, in mancanza di una norma che lo consenta espressamente”, valutazione rimessa “all’esclusiva responsabilità della scelta di politica legislativa nella specifica materia”. Il Tar ha anche dichiarato, per ragioni processuali, priva di presupposti la questione di legittimità costituzionale sollevata dal Codacons sul decreto-legge n. 24 del 2022.
Cosa succede dopo il 15 giugno, data di un nuovo possibile allentamento delle regole anti-Covid?
“Il 15 giugno credo che andremo a rimuovere le ultime misure restrittive come le mascherine al chiuso. L’obiettivo del Governo è sempre stato quello di creare le condizioni per una convivenza con il virus” della Covid-19”. Lo ha dichiarato Andrea Costa, sottosegretario alla Salute.
Sull’obbligo sui mezzi pubblici, qualche giorno fa Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità (Css), per il quale “possiamo liberarci dalla mascherina in questa fase in alcuni contesti, credo che vi sarà un orientamento di conferma sul trasporto pubblico, sui treni a lunga percorrenza e forse ma non è detto sugli aerei”.
“La pandemia non è conclusa. Continuiamo con il nostro percorso tenendo un livello di attenzione e di monitoraggio ma anche di fiducia”. Lo ha ricordato il Ministro della Salute Roberto Speranza, a margine del suo intervento per una giornata di studi organizzata dall’Università degli studi di Perugia.
Omicron BA.5
In Portogallo e Germania da alcuni giorni la curva dei contagi è tornata a salire a causa delle nuove sottovarianti del coronavirus Sars-CoV-2, come Omicron BA.5.
Per Matteo Bassetti direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, “la variante Omicron BA.5 ha fatto aumentare i casi in Portogallo, ma non i decessi e i pazienti gravi. È molto più contagiosa rispetto alle precedenti, ma questa sua unicità non incide sulla gravità della malattia. I dati sudafricani ci dicono che la durata dei ricoveri è più breve, che le forme gravi sono minori”. “Fondamentalmente in autunno potremmo avere più infezioni – ha spiegato – ma non le forme gravi. È l’evoluzione naturale di questo virus che dovrà farci trovare pronti per i richiami vaccinali in inverno. Ma al momento BA.5 non metterà a rischio la nostra estate, che è giusto continuare a vivere più liberi possibile, dopo 2 anni dove le cose non sono andate come avrebbero dovuto”.
“Il fatto che la sottovariante BA.5 infetti più facilmente – ha precisato all’Adnkronos Salute Pier Luigi Lopalco, docente di igiene all’Università del Salento – non vuol dire che causa malattia più grave. Ma, come al solito, se grazie alla maggiore diffusione raggiunge un paziente fragile, le conseguenze purtroppo le conosciamo”.
Aggiornamento vaccino anti-Covid
Dal fronte vaccino potrebbe arrivare alla fine dell’estate il siero anti-Covid aggiornato alle varianti Omicron. Ad annunciarlo è Moderna illustrando alcuni promettenti risultati dello studio di fase 2/3 che “ha soddisfatto tutti gli endpoint primari” fissati per il trial.
Un richiamo da 50 microgrammi del candidato booster anti-Covid bivalente (mRNA-1273.214) ha “dimostrato, un mese dopo la somministrazione – spiega l’azienda farmaceutica – una risposta superiore in termini di anticorpi contro la variante Omicron di Sars-CoV-2 rispetto al vaccino originale di Moderna (mRNA-1273)”. ha spiegato in una nota Stéphane Bancel, Ceo di Moderna. “Stiamo sottoponendo i nostri dati preliminari e le nostre analisi alle autorità regolatorie con la speranza che il booster bivalente contenente Omicron sia disponibile a fine estate”.
“Guardando questi dati – ha sottolineato Bancel – insieme alla durabilità che abbiamo visto con il nostro primo candidato booster bivalente, mRNA-1273.211, prevediamo una protezione più duratura contro le varianti preoccupanti con mRNA-1273.214, il che lo rende il nostro candidato principale per il richiamo di autunno 2022”. Nel loro insieme, conclude il manager dell’azienda Usa, “i nostri candidati booster bivalenti dimostrano la potenza della piattaforma mRna di Moderna nello sviluppo di vaccini in rapida risposta a minacce globali per la salute pubblica”.