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Covid-19 e vaccini: al via la quarta dose per gli immunodepressi
Avanza l’ipotesi del booster per tutti in autunno
In Italia calano ancora i contagi da Covid-19 e da lunedì 21 febbraio, sono tornate nella fascia di rischio gialla quattro regioni: Abruzzo, Marche, Piemonte e Valle d’Aosta. Secondo le indicazioni della Cabina di regia sull’andamento di Covid-19 in Italia resta in zona arancione solo il Friuli-Venezia Giulia. Se la curva epidemiologica dovesse continuare a scendere, a fine mese la Lombardia, il Veneto e la Campania potrebbero rientrare in zona bianca.
Per il 31 marzo è prevista la scadenza dello stato di emergenza, ma secondo quanto affermato dal Ministro della Salute Roberto Speranza, in un’intervista a Repubblica in occasione dei due anni dal paziente zero in Italia, “il covid non sparisce il 31 marzo”. “L’Italia non era preparata – ha spiegato – e abbiamo sempre seguito la scienza. I vaccini ci hanno fatto vincere”. Il suo messaggio è sempre quello di procedere con gradualità. “Siamo dentro un percorso e dobbiamo continuarlo, ma tenendo i piedi per terra. Questo è l’anno cruciale per capire se torneremo a una vita pienamente normale. Sono ottimista, ma la partita non è chiusa”. “Tra pochi mesi, un pezzo di mondo entrerà nell’autunno: osservandoli, capiremo cosa ci aspetta – ha spiegato – A marzo parte la quarta dose per gli immuno compromessi, ma dovremo valutare il richiamo per tutti dopo l’estate. È da considerare probabile, perché il virus non stringe la mano e se ne va per sempre. Purtroppo”.
La Commissione tecnico scientifica dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha dato il via libera alla quarta dose di vaccino anti-Covid per i pazienti gravemente immunodepressi, che abbiano completato il ciclo primario di immunizzazione, composto per questa categoria da due dosi più quella addizionale. Dall’Aifa chiariscono che per i pazienti immunocompromessi la quarta dose equivarrebbe alla dose booster offerta alla popolazione generale: un primo richiamo a seguire appunto il ciclo primario ‘2+1’. L’indicazione degli esperti è che venga somministrata con vaccini a mRna, negli stessi tempi del booster per tutti.
Al momento la somministrazione della quarta dose è per i soggetti fragili. Ma c’è chi sostiene, come Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, la probabilità che “in autunno sarà utile a tutti”. “Ora è possibile un allentamento delle regole – ha detto – pur mantenendo in piedi le strutture per la vaccinazione, la rivaccinazione, il Green Pass e le mascherine per i luoghi chiusi (non più all’aperto). Certe strutture e pratiche straordinarie possono finire, non l’organizzazione per la vaccinazione di massa”.
Per quanto riguarda nuove ondate da Covid-19 e un eventuale nuova variante in autunno, si è espresso all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova. “Credo che dovremo abituarci all’idea che probabilmente ad ottobre torneremo ad avere dei casi di Covid – ha dichiarato Bassetti – Perché non ne saremo completamente fuori però un conto è avere una ‘ondina’, come speriamo tutti che sia, continuando sulla politica vaccinale, un conto è avere un’ondata”. Per Bassetti sarà un’ondina “se gli ospedali avranno a ottobre-novembre un certo numero di casi sovrapponibili a quelli che c’erano nell’epoca pre-pandemica, di questo virus che a questo punto per chi è vaccinato assomiglia molto all’influenza. Avremo delle ondine che saranno sempre più piccole a seconda di quanto maggiore sarà il numero della popolazione generale vaccinata”.
La funzione dei vaccini è stata determinante nella lotta contro il virus Sars-CoV-2 e “sono stati studiati e sviluppati sulla base del virus di Wuhan – ha ribadito – e comunque in grado di difenderci con la terza dose anche nei confronti dell’ultima delle varianti”. Il direttore della Clinica di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova ha sottolineato che “fino a oggi non c’è stata nessuna variante che ha bucato i vaccini”.