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Covid-19: ultime novità su Green Pass e mascherine
Dal 1° giugno stop obbligo certificazione verde per entrare in Italia. Attesa per il 15 giugno abolizione o proroga delle mascherine al chiuso
Green pass e mascherine rappresentano due importanti misure per contrastare la diffusione del virus Sars-CoV-2. Secondo l’ultimo monitoraggio di Fondazione Gimbe, nell’ultima settimana si è registrato un calo dei contagi (-23,7%), dei ricoveri nelle terapie intensive (-13,3%) e dei ricoveri ordinari (-17,9%). In particolare, dal 25 al 31 maggio c’è stata un’ulteriore diminuzione dei nuovi casi rispetto alla settimana precedente: 131.977- 172.883.
Il 31 marzo è cessato lo stato di emergenza e dal 1° aprile il decreto riaperture ha dato il via a un graduale allentamento delle restrizioni Covid-19 che riguardano principalmente green pass, super green pass e mascherine. Il 28 aprile il ministro della salute Roberto Speranza ha firmato le ordinanze “Nuove misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19” e “Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie“, che prevedono nuove regole volte ad un ulteriore allentamento delle restrizioni a partire dal 1° maggio 2022.
Un’altra data importante è quella del 1 giugno.
Il 31 maggio è scaduta l’ordinanza del ministero della Salute che prevede l’obbligo di Green pass per entrare in Italia. Si tratta dell’ordinanza del Ministero della Salute che lo scorso 28 aprile aveva prolungato fino al 31 maggio l’obbligo della certificazione verde per l’ingresso in Italia, sia per i turisti che per gli italiani. Nella stessa data era stata eliminata anche la compilazione del Passenger Locator Form, il modulo utilizzato dalle autorità sanitarie per i viaggi.
Dal 1° giugno, dunque sia per gli italiani che rientrano nel nostro Paese che per i turisti in arrivo, non sarà più obbligatorio presentare il certificato verde per entrare in Italia.
La certificazione resta obbligatoria, almeno fino al 31 dicembre, per il personale medico e del comparto sanità.
Per quanto riguarda l’obbligo di indossare le mascherine per chi viaggia in aereo, il 16 maggio, è caduto in Europa, ma non Italia e in Germania. Nel nostro Paese l’obbligo resta in vigore fino al 15 giugno, in Germania fino al 23 settembre. Secondo quanto prevede un aggiornamento delle misure di sicurezza per i viaggi, pubblicato dall’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza aerea (Easa) e dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), il dispositivo di protezione non sarà più obbligatorio sui voli nell’Unione europea e negli aeroporti, anche se “la mascherina resta una delle difese migliori contro la trasmissione di Covid-19”, e usarla è fortemente raccomandato per chi tossisce o starnutisce, nonché per tutte le persone fragili.
La prossima scadenza è per il 15 giugno e riguarda l’abolizione o un’eventuale proroga dell’obbligo di indossare le mascherine nei luoghi al chiuso, come cinema, teatri, mezzi di trasporto. Le mascherine continueranno ad esserci a scuola per tutto l’anno scolastico compresi gli esami di terza media e maturità anche se da più parti è arrivata la richiesta di esonerare dall’obbligo gli studenti che affrontano le prove l’esame.
Sullo stop delle mascherine in generale e a scuola è intervenuto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, ospite di ‘Un Giorno da pecora’ su Rai Radio1. “Sono favorevole all’addio alle mascherine. Basta. È stata utile. Ma con la circolazione attuale, soprattutto quella osservata nell’ultima settimana e il calo cospicuo dei ricoverati, non serve”. “Anche a scuola, oggi come oggi, la mascherina è inutile – ha sottolineato – Un ragazzo ha molte più chance di infettarsi fuori dalla scuola che dentro. La scuola è un posto sicuro”.
Salvo proroghe c’è dunque la possibilità che in vista del periodo estivo si abbandoni completamente l’uso di questo dispositivo di sicurezza, ma al momento non c’è nessuna conferma o smentita. “Sono tutte valutazioni ancora da compiersi, non c’è nessuna decisione già assunta”, ha affermato il ministro della Salute Roberto Speranza.
In attesa di nuove disposizioni per un ritorno totale alla normalità, si parla anche di uno scenario in autunno se dovesse continuare a circolare il virus Sars-CoV-2.
Il sottosegretario Sileri assicura che non ci sarà nessuna chiusura “le restrizioni appartengono al passato”. “Se il Covid tornerà a circolare, come è possibile dopo l’estate – ha affermato – potrà essere necessario un nuovo richiamo vaccinale per specifiche fasce di età della popolazione”. “Ce lo dirà la scienza, ma è certo che grazie all’ampia immunità che abbiamo costruito, artificialmente con i vaccini o naturalmente con l’infezione, non rivivremo più le difficoltà degli ultimi due anni”. Per ora “resta sempre valido l’invito a completare la terza dose e a ricorrere al quarto richiamo per gli over 80, gli ospiti delle Rsa, o per i soggetti fragili con concomitanti patologie, di età pari o superiore ai 60 anni”, ha concluso.