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Dengue, che cos’è la febbre spaccaossa che si sta diffondendo in Europa

24 Aprile 2023

In Argentina, dall’inizio dell’anno, si sono registrati oltre 40mila casi e 39 morti da Dengue, un’infezione virale causata dal virus dengue (DENV), trasmessa all’uomo attraverso la puntura di zanzare del genere Aedes (le stesse che trasmettono anche i virus chkungunya, Zika e febbre gialla), infettate da uno dei quattro sierotipi virali (DEN-1, DEN-2, DEN-3 e DEN-4).

“La Dengue, chiamata anche febbre spaccaossa, si sta diffondendo purtroppo anche in Europa con casi autoctoni nel sud della Francia. Un altro problema infettivo moltiplicato dalla globalizzazione e del surriscaldamento del pianeta”. Lo scrive in un Twitter Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, il quale sottolinea che il sierotipo Cosmopolitan, tipico del Sud-Est asiatico, si è diffuso in America e si presenta “molto più rapido nella diffusione, più aggressivo e anche più mortale”. Riconosciuta per la prima volta nel 1950 durante le epidemie di dengue nelle Filippine e in Tailandia, la dengue grave colpisce i paesi dell’Asia e dell’America latina ed è diventata, in queste aree, una delle principali cause di ricovero ospedaliero e di morte tra i bambini e gli adulti. L’incidenza di dengue è aumentata di 30 volte negli ultimi 50 anni. Sono attualmente stimate 50-100 milioni di infezioni ogni anno in oltre 100 paesi endemici, mettendo a rischio di infezione quasi la metà della popolazione mondiale.

La puntura di zanzare infette causa una malattia simil-influenzale e, a volte una complicanza potenzialmente letale chiamata dengue grave, precedentemente conosciuta come febbre emorragica dengue.

I sintomi compaiono 3-14 giorni dopo la puntura infettante e durano per 2-7 giorni. Una persona infetta dal virus dengue manifesta da febbre lieve a febbre alta invalidante, con forte mal di testa, dolore dietro agli occhi, dolori muscolari e articolari e rush cutaneo. Le caratteristiche cliniche di questa malattia variano a seconda dell’età del paziente. Si dovrebbe sospettare di dengue quando una febbre elevata (40°C) è accompagnata da due dei seguenti sintomi: forte mal di testa; dolore dietro gli occhi; nausea, vomito; ghiandole gonfie; dolori muscolari e articolari; eruzione cutanea.

La dengue grave è una complicanza potenzialmente mortale a causa di perdita del plasma, accumulo di liquidi, problemi respiratori, emorragie gravi o compromissione d’organo. Colpisce soprattutto i bambini. I segni premonitori da osservare, e che occorrono 3-7 giorni dopo i primi sintomi, insieme a un calo della temperatura (inferiore a 38°C), sono: dolore addominale grave; vomito persistente; respiro affannoso; sanguinamento delle gengive; sangue nel vomito; stanchezza; agitazione.

Le successive 24-48 ore della fase critica possono essere letali; è necessaria, dunque, un’assistenza medica adeguata per evitare complicazioni e il rischio di morte.

Una diagnosi clinica tempestiva e un’attenta gestione clinica da parte di medici e operatori sanitari adeguatamente formati aumentano la sopravvivenza dei pazienti.

Non esiste un trattamento specifico per la febbre dengue. L’attenzione si concentra sul trattamento per ridurre la febbre e i dolori articolari con il paracetamolo. È molto importante il riposo e bere molti liquidi. Va accuratamente evitata ogni forma di autotrattamento farmacologico. In particolare, devono essere evitati alcuni farmaci antipiretici (acido acetilsalicilico – aspirina e ibuprofene), che, a causa della loro azione sulla coagulazione del sangue, potrebbero favorire la comparsa di manifestazione emorragiche (petecchie) o determinarne l’aggravamento.

Per la dengue grave, le cure mediche da parte di medici e infermieri con esperienza sugli effetti e sulla evoluzione della malattia possono spesso salvare vite umane. Il mantenimento del volume dei fluidi circolanti è l’elemento centrale di tali cure.

Per quanto riguarda la prevenzione, l’OMS consiglia di proteggersi dalle punture di zanzara utilizzando:

  • vestiti che coprano quanto più possibile il tuo corpo
  • zanzariere se si dorme durante il giorno, idealmente reti spruzzate con repellente per insetti
  • zanzariere
  • repellenti per zanzare (contenenti DEET, Picaridin o IR3535)
  • bobine e vaporizzatori.
Tags: dengue, dengue grave, DENV, febbre, febbre dengue, febbre emorragica dengue, febbre gialla, febbre spaccaossa, infezione virale, Matteo Bassetti, repellenti per zanzare, rischio di morte, spaccaossa, virus dengue, zanzara, zanzariere
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Nicoletta Mele
Nicoletta Mele
Laureata in Scienze Politiche e dal 2001 è iscritta all’Ordine dei Giornalisti del Lazio. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche e uffici stampa. Dopo aver conseguito il Master in Gestione e Marketing di imprese in TV digitale, ha lavorato per 12 anni in Rai, occupandosi di programmi di servizio e intrattenimento. Successivamente, ha ampliato le sue competenze specializzandosi con il Master in Marketing & Communication Management presso 24ORE Business School. Dal 2017 è Direttore Responsabile di Health Online, periodico di informazione dedicato alla Sanità Integrativa.

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