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Esodo estivo: come viaggiare in salute. I consigli degli esperti
Aumento delle temperature e del traffico sulle strade italiane.
La prima settimana di agosto è caratterizzata da una nuova ondata di caldo africano portata dall’anticiclone con temperature sempre più in alto fino a sfiorare, ancora una volta, picchi di 40°C.
Chi ha programmato le vacanze per il mese di agosto dovrà fare i conti non solo con il caldo eccessivo ma anche un grande esodo da bollino rosso. Secondo una analisi di Coldiretti sono 22 milioni gli italiani che andranno in vacanza nel mese di agosto, con un aumento del 4% rispetto all’anno scorso.
Domani, sabato 6 agosto, sarà la giornata con maggiore intensità di traffico con maggiori spostamenti verso le località di villeggiatura. Lo riferisce Autostrade per l’Italia che annuncia l’inizio della fase più intensa dell’esodo estivo con traffico in aumento in particolar modo nei week end.
Oltre alle ondate di calore anche il grande esodo estivo può mettere a dura prova la salute. Raggiungere mete lontane o vicine può causare disturbi o malori: dalla cinetosi o disturbo da movimento, ai problemi provocati da sbalzi termici da aria condizionata o da errata alimentazione. Per viaggiare in salute gli esperti suggeriscono dei consigli per viaggiare in salute.
Il primo consiglio è ridurre il mal d’auto o la cinetosi, che è causata dalla costante ed energica sollecitazione delle strutture dell’orecchio interno adibite all’equilibrio. Per chi ne soffre o è un soggetto a rischio è importante evitare di mangiare o se possibile assumere quantità ridotte di cibo di facile digestione; evitare di bere bibite; evitare il fumo e gli ambienti caldi. Se possibile avere l’accesso all’aria fresca (creare ventilazione aprendo i finestrini dell’auto) e, per i passeggeri, è d’obbligo evitare di leggere riviste o libri e usare tablet, smartphone, ecc.
Importante poi per chi guida “curare il riposo”: per affrontare un viaggio lungo e in condizioni ambientali al limite dell’estremo è importante avere riflessi pronti e mente lucida. Dunque, è importante riposare bene prima di mettersi alla guida: a causa delle alte temperature, la stanchezza e l’affaticamento sono tra le prime cause di incidenti stradali. Per questo è fondamentale rispettare le ore di sonno di cui si ha bisogno, evita di assumere farmaci che potrebbero indurre sonnolenza. La stanchezza porta alla riduzione della concentrazione e riduce i riflessi, ricordati dunque di effettuare delle pause almeno ogni 2 o 3 ore di guida. Dunque, la raccomandazione è anche quella di non partire a orari che scombussolano l’orologio biologico.
Altro consiglio quello di “concedersi più soste” per sgranchirsi le gambe, aiutando la circolazione sanguigna e scaricare la tensione muscolare e nervosa.
Importante è l’alimentazione. Non eccedere con i pasti: come sempre la scelta giusta è nel mezzo, per cui si consiglia di non partire né digiuno né a stomaco pieno, ma di optare per pasti leggeri, frequenti e ricchi di frutta e verdura.
Durante un viaggio con temperature eccessive è consigliato “bere acqua costantemente” per l’intera durata del viaggio indipendentemente dallo stimolo della sete. Quanta acqua bere? Il consiglio, se le condizioni di viaggio sono ottimali e l’aria condizionata è regolata a un livello adeguato, ogni due ore circa 200 cc di acqua, pari a un bicchiere. Se invece le condizioni sono più intense, tale quantità è consigliata anche ogni ora. E ancora: è bene “reintegrare i sali minerali” che si perdono sudando. Ricompensarli serve a evitare crampi muscolari dovuti a deficit di potassio. Attenzione all’abuso di caffeina e teina che può portare a ottenere l’effetto opposto a quello desiderato. “Niente alcol”: le sostanze alcoliche mentre si guida, oltre ad essere vietate per legge, possono accelerare la disidratazione e abbassare la soglia di attenzione.
Il consiglio sull’abbigliamento da viaggio è quello di indossare tessuti naturali e confortevoli che aiutano il corpo a respirare.
Occhio agli sbalzi di temperatura. Un’aria condizionata eccessivamente fredda produce un ambiente secco e accelera la disidratazione. La regola è che l’escursione termica tra interno ed esterno auto non deve mai essere superiore ai 10 gradi, per non rischiare che un passaggio drastico dal freddo al caldo e viceversa provochi laringiti, faringiti e bronchiti. Inoltre, l’uso eccessivo del condizionatore può portare a disidratazione per via dell’aria secca e può determinare il colpo di calore, specialmente rispetto al clima esterno. È bene quindi scegliere l’opzione deumidificatore al 50% e ricordarsi di spegnere il condizionatore verso la fine del viaggio in modo da diminuire l’impatto con l’esterno quando si scende dall’auto.
Per chi viaggia in treno, in aereo e in nave il Ministero della Salute, nell’opuscolo “Estate, viaggiare sicuri”, consiglia di portare con sé una giacca o una copertina per coprirsi e difendersi dagli sbalzi di temperatura che può̀ essere troppo fresca per una non corretta regolazione dell’impianto di aria condizionata.
Il Ministero della Salute raccomanda anche di stilare una lista delle medicine prescritte e l’indicazione di quando e come si devono assumere medicine di cui si ha bisogno (calcolare qualcosa in più per gli imprevisti) e, in ogni caso, ricette di riserva. Può essere utile portare con sé l’apparecchio della pressione se si soffre di ipertensione arteriosa e un distanziatore (se raccomandato dal medico), un misuratore del picco di flusso espiratorio (PEF) o nebulizzatore (se raccomandato dal medico) in caso di persone affette da gravi malattie respiratorie.
Documentazione
Preparare e portare con sé la tessera sanitaria e la tessera dell’eventuale esenzione. In caso di viaggio all’estero la Tessera Europea di Assicurazione Malattia – T.E.A.M. (o certificato sostitutivo provvisorio), che consente al cittadino in temporaneo soggiorno all’estero, di riceve nello Stato UE, le cure “medicalmente necessarie”. Tra i documenti anche la sintesi della propria storia clinica rilasciata dal medico curante ed eventualmente lettera di dimissione dell’ultimo ricovero ospedaliero e la lista degli eventuali alimenti o farmaci ai quali si è allergici o intolleranti.
Una volta arrivati a destinazione chiedere il nome e l’indirizzo di un medico che potrebbe intervenire in caso di aggravamento del quadro clinico o di crisi acute ed il numero di telefono e l’ubicazione dell’ospedale più vicino.
Si può praticare attività fisica durante le vacanze?
L’attività fisica è sempre raccomandata – si legge nell’opuscolo – ma deve essere svolta in adeguate condizioni climatiche. Chi ha l’asma o l’allergia, se sotto controllo, può praticare ogni tipo di sport in ambienti opportunamente climatizzati o all’aperto, quando le temperature esterne sono tollerabili e l’aria non è inquinata da pollini o da polveri sottili ed altri inquinanti provenienti dal traffico veicolare. Sono comunque da evitare gli sport che si svolgono in ambienti o in condizione estreme (deltaplano, paracadutismo, alpinismo d’alta quota, sport motoristici e sport subacquei).