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Giornata Mondiale della Poesia: l’arte poetica come fonte di benessere generale
La Giornata Mondiale della Poesia è stata istituita dalla XXX Sessione della Conferenza Generale Unesco, Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, nel 1999 e celebrata per la prima volta il 21 marzo seguente. La data, che segna anche il primo giorno di primavera, riconosce all’espressione poetica un ruolo privilegiato nella promozione del dialogo e della comprensione interculturali, della diversità linguistica e culturale, della comunicazione e della pace.
In realtà la poesia viene considerata anche come un’importante risorsa per la gestione dello stress e delle proprie emozioni. Questo avviene attraverso l’implementazione di life skills quali l’autoconsapevolezza e la capacità di intraprendere buone relazioni interpersonali che portano poi ad uno sviluppo dell’intelligenza emotiva.
“Cos’è un poeta?” “È chi descrive con parole semplici quello che hai davanti agli occhi e non sei mai riuscita a vedere; ti fa capire, con la bellezza di un verso, sentimenti che provi ma non sai esprimere; ti apre il cuore alla speranza quando credi che non ci sia più nulla in cui sperare” (Zecchi, 2005).
La poesia, composta nelle sue diverse tipologie è la più spontanea e profonda possibilità di narrazione dell’anima. Questa forma di scrittura, utilizzata dall’antichità come mezzo d’espressione per esternare differenti ed intense emozioni, è diventata oggetto di studi e dello sviluppo di metodi specifici che l’hanno trasformata in uno strumento di aiuto alla mente e in situazioni quotidiane o in presenza di disagi e sofferenze.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), un professionista sanitario deve essere profondamente consapevole del fatto che il concetto di salute comprende quello di benessere, il quale non si riferisce solamente ad una condizione fisica o biologica ma, piuttosto, tiene in considerazione le diverse sfere della persona, biologica, sociale, psicologica e spirituale, che devono essere in equilibrio reciproco tra loro.
La scrittura e la lettura di poesia aiuta nell’individuazione del processo sopra riportato e per l’implementazione delle cosiddette “life skills” individuate dall’OMS:
- Consapevolezza di sé.
- Gestione delle emozioni.
- Gestione dello stress.
- Comunicazione efficace.
- Relazioni efficaci.
- Pensiero creativo.
- Pensiero critico.
- Prendere decisioni.
- Risolvere problemi.
L’Organizzazione mondiale della sanità definisce queste “life skills” come delle capacità basilari in grado di promuovere la salute poiché il loro insegnamento può contribuire all’instaurarsi di un comportamento sano, di rapporti collettivi positivi e favorire il benessere mentale. Pertanto, sono essenziali per la qualità della vita di tutti gli individui, indipendentemente dalla professione esercitata, ma possono diventare ancora più validi ed incidenti per un professionista della salute come un infermiere, che vive situazioni emotivamente intense e stressanti durante il suo orario di lavoro.
Quindi, risulta necessario coinvolgere tutto il personale sanitario sui benefici della poesia; fornire un concreto punto di partenza per realizzare diverse ricerche sul tema; identificare la poesia narrativa come un metodo ed una risorsa valida per il benessere generale e delle persone.