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Gli accordi italo-cinesi in ambito sanitario: una speranza di sviluppi anche per l’Italia
Sono passati quasi due mesi dalla visita in Italia del Presidente della Repubblica Popolare Cinese, Xi Jinping, ma ancora se ne sente parlare perché l’incontro ha comportato degli sviluppi molto importanti in ambito politico, economico ma anche sanitario.
Infatti, oltre alla firma del memorandum d’intesa tra Italia e Cina per l’adesione all’iniziativa “Belt and Road”, ovvero la nuova Via della Seta di connessione infrastrutturale euro-asiatica, le autorità del governo di Pechino hanno firmato con il Ministro della Salute, Giulia Grillo, tre importanti accordi cruciali in materia sanitaria.
Il primo di questi accordi è il nuovo Piano di Azione per il triennio 2019-21 riguardante la cooperazione sanitaria tra i due Paesi. Questo programma prevede un significativo rafforzamento della collaborazione in svariati settori che vanno dal confronto sui modelli di assistenza sanitaria, di management sanitario e gestione del rischio, alle politiche del farmaco, alla prevenzione delle malattie trasmissibili e non trasmissibili e alla medicina dello sport.
Nell’ambito del tema della sicurezza alimentare, già da tempo al centro della collaborazione tra le autorità competenti dei due Paesi, è stato firmato invece l’atteso protocollo che consentirà l’accesso al mercato cinese di carne suina congelata dall’Italia. Nello stesso settore sono ora in un’avanzata fase di negoziato anche gli accordi che riguardano le esportazioni in Cina di carni e prodotti bovini e di pollame.
È stato poi sottoscritto un protocollo per l’esportazione di seme bovino dall’Italia alla Cina che apre un importante canale commerciale per questo comparto zootecnico del nostro Paese.
Infine, è stata portata a termine l’intesa da parte dell’Istituto Superiore di Sanità di un memorandum di collaborazione scientifica con lo Shanghai Hospital Development Center avente l’obiettivo di concretizzare un’alleanza di eccellenza scientifica mondiale nel settore della salute pubblica e della ricerca.
La firma di questi accordi evidenzia come il settore sanitario sia una parte essenziale del partenariato strategico italo-cinese e la Cina stia garantendo delle riforme essenziali al proprio sistema sanitario.
Difatti, già dal marzo scorso sono state attuate delle grandi manovre all’interno della sanità cinese. In particolare, è stata approvata la riorganizzazione dell’intero sistema sanitario cinese, sin dal suo vertice, finora rappresentato dalla National Health and Family Planning Commission (NHFPC) che verrà abolita e sostituita completamente dalla nuova National Health Commission (NHC).
La nuova NHC ha il compito di gestire le più importanti funzioni governative in tema di sanità, ossia la predisposizione delle politiche nazionali sulla salute, il coordinamento e la promozione dell’azione di attuazione delle riforme sanitarie, la gestione del sistema dei farmaci essenziali, la supervisione e l’amministrazione della salute pubblica, la gestione delle emergenze sanitarie, la pianificazione familiare e le misure per la gestione della salute della popolazione anziana, nonché la definizione delle politiche per la combinazione tra servizi sanitari e assistenziali.
Sono tutti passi da gigante, sia per la Cina che l’Italia in quanto sarà soggetta anche lei stessa a dei mutamenti alquanto necessari per il sistema sanitario italiano. Nonostante Bloomberg, multinazionale operativa nel settore dei mass media, abbiamo pubblicato di recente una classifica sull’efficienza dei servizi sanitari nazionali dove l’Italia risulta al quarto posto dopo Hong Kong, Singapore e Spagna, la situazione non è delle migliori.
Lo studio pubblicato dalla società parla esclusivamente di efficienza ma non di qualità, ed è proprio di questa che il nostro sistema sanitario continua a sentirne una mancanza così forte da risentirne tutto il settore.
Una mancanza di qualità intesa come assenza di strutture adeguate ed equipe sanitarie complete perché ormai la maggior parte di operatori medici prediligono l’estero per stipendi migliori con i quali costruirsi un futuro concreto e solido.
Accordi come quelli cinesi aiuteranno a migliorare anche questo aspetto che si protrae ormai da anni? Staremo a vedere, intanto la speranza continua ad esserci e non dovrà mai mancare perché settori essenziali come quello della sanità devo essere tutelati al cento per cento, sempre e comunque.