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I tempi della sanità pubblica e le società di mutuo soccorso
“Mia madre aspetta invano da più di 2 mesi un intervento in Day hospital. È in lista con il foglio di ricovero con dicitura “urgente”. Ha effettuato tutte le analisi per affrontare l’intervento, ma fino ad oggi non abbiamo avuto notizie. Ha una massa all’altezza del lombo sacrale di cui non si capisce la natura che, a detta di vari medici, è possibile appurare solo con un intervento in loco di biopsia. Mia madre sta male, ha dolori terribili e, malgrado questo, è andata più volte in ospedale a chiedere informazioni. È stata trattata male, nessuno le ha dato retta, mancandole di rispetto e minando così la sua dignità di persona malata. Mi sembra assurdo non poter avere notizie nemmeno su quando e se verrà chiamata visto che l’informazione è un suo diritto primario.“ [XII Rapporto Pit Salute 2008]
La testimonianza riportata è una delle molteplici denunce da parte di cittadini sempre più sbalorditi di fronte a liste d’attesa infinite e tempi divenuti inaccettabili quando il tema in questione è la salute. Ad oggi, nonostante i recenti sforzi adottati in senso correttivo e migliorativo, sono ancora molte le prestazioni sanitarie, siano esse visite specialistiche, interventi chirurgici, esami diagnostici, la cui erogazione richiede dei tempi tali da limitarne l’equità di accesso da parte degli utenti e, di conseguenza, a peggiorare la percezione di scarsa qualità del Servizio Sanitario. Di seguito un grafico che mostra i tempi di attesa (in giorni) delle principali prestazioni erogate dal SSN nei tre anni specificati, 2009 2010 e 2011.
Tutte le prestazioni considerate richiedono giorni di attesa inammissibili; anche per una Visita specialistica, che rispetto alle altre presenta valori più bassi, è necessario attendere in media quasi otto mesi nel 2011. Gli Esami diagnostici si collocano nel mezzo, e sono gli unici che registrano nel triennio un andamento nell’attesa pressoché costante.
Per avere un’idea della situazione italiana, è utile dare uno sguardo ai tempi massimi di erogazione delle prestazioni registrati nelle regioni rappresentate nella Figura 2.
Dai dati emergono, per le visite specialistiche, delle situazioni molto differenziate da territorio a territorio con punte di attesa, in alcune strutture, che raggiungono addirittura 256 giorni per una Visita urologica; si attende, inoltre, 140 giorni per una MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata) e fino a 550 giorni per una Mammografia. Da quello che si evince, la maglia nera nei ritardi all’accesso alle cure spetta al Friuli Venezia Giulia, Puglia e Basilicata.
I motivi della costruzione e dell’allungamento delle liste d’attesa sono certamente molteplici. In primo luogo il progressivo invecchiamento della popolazione; a seguire il continuo cambiamento della percezione dello stato di salute da parte della popolazione, i cambiamenti delle valutazioni delle necessità sanitarie che evolvono all’aumentare delle conoscenze ed infine la limitatezza delle risorse disponibili.
Ai tempi di attesa sempre più lunghi si aggiungono costi dei ticket sempre più alti, e spesso più elevati del costo intero della prestazione nel privato. Appare sempre più una strada obbligata quella di rivolgersi a professionisti privati in quanto gli unici in grado, dietro alti pagamenti e in tempi più rapidi, di soddisfare le esigenze dei pazienti che il SSN non è in grado di fare.
Una conferma di quanto detto è data dalla seguente rappresentazione grafica, che evidenzia il vantaggio in termini di tempo del rivolgersi alle strutture private rispetto a quelle pubbliche. Questa situazione finisce per colpire in misura maggiore le famiglie con risorse economiche sempre più ridotte e su cui viene trasferito l’onere delle cure, a rinviare le visite, trascurando quindi la propria salute.
E’ proprio in considerazione di tale situazione che le Società di Mutuo Soccorso devono intervenire aiutando i cittadini ad usufruire delle prestazioni di cui necessitano in tempi molto più ridotti, facendo capo alle strutture private ad essa convenzionate e non.
La tempestività è fondamentale; basti solo pensare alle cure oncologiche. Nonostante negli ultimi quarant’anni la medicina abbia fatto grandissimi passi in avanti nella cura dei tumori, consentendo terapie personalizzate che hanno incrementato la percentuale di sopravvivenza, ancora oggi la diagnosi precoce e la prevenzione rappresentano aspetti essenziali nel trattamento dei tumori. Da qui la necessità di intervenire in modo efficiente, grazie ad una riduzione dei tempi, oltre ad una maggiore informazione e attenzione da parte di medici e pazienti.
La “solidarietà” per il mondo della Mutualità è sinonimo di altruismo, di amore per il prossimo, di organizzazione di tutte quelle azioni che consentono di fornire un aiuto concreto a chi ha bisogno e di intervenire là dove si registrano delle carenze da parte dello Stato.