Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.
La graviola: il frutto tropicale poco noto ma dalle numerose proprietà
Annona Muricata è il nome originario della pianta appartenente alla famiglia delle Annonaceae da cui si genera la graviola, riconosciuta allo stesso tempo come Corossole o Guanàbana, un frutto che cresce sotto l’equatore keniano e diventa così grande e pesante, fino a due kilogrammi, da riuscire a piegare i rami della pianta stessa.
Risulta spesso leggermente ostica per la presenza di aculei e numerose deformità, ma è uno dei frutti più benefici che si trovino in natura. La graviola è infatti un frutto molto nutriente, presenta 66 Kcal per 100 gr di prodotto ed è ricca di vitamine C e B, proteine, amminoacidi e sali minerali come fosforo, magnesio, calcio e rame. Presenta un elevato contenuto di alcaloidi che assicurano funzioni antibatteriche antidepressive, tonificanti e analgesiche.
Una curiosità riguardante questo frutto tropicale è quella relativa alle sue proprietà anticancro che dal 1940 sono oggetto di studio ancora oggi. In particolare, alcuni componenti bioattivi sembrerebbero essere in grado di facilitare e trainare la lotta contro le cellule cancerogene evitando, così, di contagiare quelle sane. Lo conferma l’Università di Purdue, nell’Indiana, dove sono stati realizzati degli studi finanziati da altri istituti statunitensi per la ricerca sul cancro, al fine di stabilire l’efficacia della graviola nella lotta contro varie tipologie di tumore individuandone i principi attivi.
La buccia della graviola è sottile, caratterizzata da aculei non pericolosi e di un colore verde brillante che diventa più spento e scuro quando il frutto ha raggiunto il suo massimo stadio di maturazione. La polpa, di colore giallo, è morbida, generalmente di colore bianco con una consistenza piuttosto carnosa, succosa e di un sapore non troppo acido ma, contemporaneamente, molto dolce. Al suo interno contiene particolari semi di colore nero e, se tagliato a metà, può essere gustato direttamente con un cucchiaino, oppure utilizzato per la preparazione di buonissimi frullati soprattutto in Colombia e Brasile.
Nonostante sia originaria delle Antille e diffusa successivamente in Asia Meridionale e Sudamerica, con una presenza minore in Australia e Florida, il Kenya è il paese dove attualmente questo frutto esiste in quantità elevate rispetto che in altri paesi. Viene chiamato da tutta la popolazione keniota “dawa tamu”, ovvero “dolce medicina” anche per la presenza delle acetogenine dalle qualità antitumorali, l’acido Y-amminobutirrico (GABA) per l’ansia, le cumarine contro i batteri e molto altro ancora.
Proprio per tutte le qualità sopra indicate, il frutto insieme alla pianta, alle sue foglie, dove questi elementi si rilevano in misura maggiore, alla corteccia e alle radici dell’albero che dà origine alla graviola, viene da secoli utilizzato come rimedio naturale per la cura delle più comuni patologie, dalle infezioni alla pressione alta. Ad esempio, l’assunzione del frutto porta inevitabilmente ad un calo naturale della pressione sanguigna, quindi il ricorso può essere indicato, a tutti gli effetti e con conferma del medico, per tutti coloro che soffrono di ipertensione.
La graviola viene inoltre consigliata per la cura dei vermi intestinali, in caso di stress e altri problemi del sistema nervoso, al fine di eliminare i pidocchi, oltre che per tonificare e fortificare il cuore e tutto l’apparato circolatorio.
È già possibile acquistare la graviola sotto forma di integratore naturale, in merito al quale si elencano le seguenti proprietà: antibatterico, antielmintico, antispastico, antitumorale, modulante dell’umore, antispasmodico, astringente, citotossico, febbrifugo, insetticida, antipertensivo, bechico espettorante, sedativo, stomachico, vasodilatatore. Quindi, il frutto risulterebbe completamente idoneo per combattere la febbre e le infezioni batteriche, contro gli sbalzi di umore, come sedativo, contro l’ipertensione, per la cura della tosse e delle malattie da raffreddamento.
La graviola può essere acquistata in erboristeria, anche tramite la vendita online, sotto forma di compresse, in merito al quale viene consigliata l’assunzione di tre o quattro pillole al giorno dopo i pasti.
I dosaggi indicati soprattutto all’interno delle confezioni degli integratori devono essere assolutamente rispettati, per evitare un eventuale eccessivo abbassamento della pressione o la comparsa di nausea e vomito. La graviola viene, inoltre, sconsigliata per le donne in gravidanza, in quanto potrebbe provocare un’attività di stimolazione uterina indesiderata. Gli individui che assumono farmaci antidepressivi dovrebbero concordare con il proprio medico le dosi adatte di graviola da assumere. Essa è infine controindicata a coloro che soffrono di ipotensione.