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L’impatto del cambiamento climatico sulle malattie trasmesse dalle zanzare
Esperti avvertono di un aumento di malattie a causa del clima al congresso della Società Europea di Microbiologia Clinica e Malattie Infettive (ESCMID)
Il cambiamento climatico sta accelerando la diffusione globale di malattie trasmesse da zanzare, come la dengue e la malaria, con potenziali rischi per miliardi di persone entro la fine del secolo.
Questa è stata la principale allerta lanciata dagli infettivologi durante il Congresso della Società Europea di Microbiologia Clinica e Malattie Infettive (ESCMID), tenutosi recentemente a Barcellona, Spagna. La conferenza ha evidenziato come le alterazioni climatiche possano espandere significativamente l’habitat di vettori come le zanzare Aedes aegypti e Aedes albopictus, intensificando la portata e la frequenza delle epidemie.
Durante l’evento, esperti come Rachel Lowe dell’ICREA di Barcellona e Sabiha Essack dell’Università di KwaZulu-Natal hanno presentato studi che collegano direttamente il riscaldamento globale con un aumento della diffusione delle malattie trasmesse da zanzare. Lowe ha sottolineato che nei prossimi decenni, a causa della combinazione di riscaldamento globale e urbanizzazione, ci si può aspettare che le epidemie di queste malattie raggiungano regioni dell’Europa, Asia, Nord America e Australia, che fino ad ora erano rimaste largamente immuni.
Le implicazioni di questi cambiamenti sono profonde: le zanzare trasmettitrici di virus trovano nelle temperature più calde e negli ambienti umidi condizioni ideali per proliferare. Questo fenomeno è stato evidenziato durante gli eventi di El Niño, che incrementano la temperatura e l’umidità globale, creando l’ambiente perfetto per le epidemie. Gli effetti di questi cambiamenti climatici sono già visibili, con l’incremento degli anni caldi che ha portato a un aumento delle epidemie di dengue, particolarmente nei Caraibi, dove periodi di siccità seguiti da piogge intense hanno spinto l’aumento dei casi.
Cambiamento climatico e aumento della resistenza antimicrobica
Oltre alle malattie trasmesse da zanzare, il convegno ha anche messo in luce un’altra grave conseguenza del cambiamento climatico: l’aumento della resistenza antimicrobica. I cambiamenti nelle temperature globali facilitano la sopravvivenza e la diffusione di batteri patogeni come Campylobacter e Salmonella, nonché di funghi come Candida auris, noto per la sua resistenza a molteplici farmaci antimicrobici. Essack ha illustrato come l’aumento delle temperature potrebbe non solo incrementare la prevalenza di queste infezioni ma anche esacerbare la crisi della resistenza antimicrobica, complicando ulteriormente la gestione delle malattie infettive.
Il convegno ha concluso enfatizzando la necessità di un approccio coordinato e globale per affrontare queste minacce. L’implementazione di sistemi di sorveglianza avanzati e l’uso di tecnologie come i droni per monitorare le aree di riproduzione delle zanzare sono solo alcune delle strategie proposte. Tuttavia, la riduzione delle emissioni di gas serra rimane la misura più efficace e fondamentale per combattere queste minacce in modo sostenibile.
In sintesi, mentre la comunità internazionale lavora per contenere il riscaldamento globale, l’impegno collettivo e le strategie innovative saranno cruciali per proteggere la salute globale dalle malattie infettive esacerbate dal cambio climatico. La lotta contro queste malattie richiede un impegno ininterrotto e una collaborazione transnazionale per sviluppare risposte efficaci e tempestive.