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L’importanza del vaccino anti-influenzale al tempo del Covid-19: tutte le novità
A che punto è la sperimentazione del vaccino contro Sars-CoV-2 di Oxford-AstraZeneca?
Con l’arrivo della stagione autunnale e la riapertura delle scuole non è esclusa una co-circolazione di virus influenzali e SARS-CoV-2. I sintomi della malattia Covid-19 sono simili a quelli dell’influenza stagionale. Questo è l’elemento principale che differenzia la campagna di vaccinazione di quest’anno rispetto al passato. Il Ministero della Salute ha ribadito, con una circolare pubblicata il 5 giugno, l’importanza di sottoporsi al vaccino antinfluenzale quale strumento in grado di semplificare sia la diagnosi che la gestione dei casi e che consente soprattutto di ridurre le complicanze da influenza nei soggetti a rischio. Secondo l’OMS la vaccinazione antinfluenzale dovrebbe avere un obiettivo di copertura minimo del 75% e del 95% come obiettivo ottimale negli over-65 e nei gruppi a rischio.
Quest’anno, vista la delicata situazione, è partita in anticipo la campagna di vaccinazione antinfluenzale (termine previsto per il 31 gennaio 2021), con la distribuzione alle Asl di diverse regioni italiane generando un aumento della domanda degli assistiti ai medici di famiglia passata dal 52% del 2019 all’80-90% di quest’anno. (fonte: Federazione medici Medicina generale).
A chi è raccomandato il vaccino antinfluenzale 2021? E per chi è gratuito?
La popolazione fragile, ovvero malati cronici e over-65 è la prima categoria di popolazione a cui è raccomandato il vaccino gratuitamente. La novità prevista dalla circolare del Ministero della Salute è l’estensione già a partire dai 60 anni di età e “può essere offerta gratuitamente nella fascia d’età 60-64 anni. Per le categorie protette, la vaccinazione è richiesta dal medico di famiglia o dal pediatra e viene effettuata negli stessi studi medici”.
Tutti i cittadini dai 6 ai 60 anni di età che vogliano vaccinarsi, ma non rientrano nelle fasce protette, possono acquistare il vaccino presso le farmacie previa la prescrizione del medico di famiglia ed effettuare la vaccinazione presso gli studi medici.
Per i bambini, al fine di “ridurre la circolazione del virus influenzale fra gli adulti e gli anziani nell’attuale fase pandemica” la vaccinazione è raccomandata e gratuita nella fascia di età 6 mesi-6 anni.
Per il ministero, è opportuno “sensibilizzare sia i medici di medicina generale sia i ginecologi e ostetrici sull’importanza della vaccinazione antinfluenzale nelle donne in gravidanza“, ricordando che la vaccinazione è offerta gratuitamente. Nel suo position paper più recente sull’influenza, l’Oms ritiene le donne in gravidanza come “il più importante dei gruppi a rischio per loro stesse e per il feto”.
L’antinfluenzale è fortemente raccomandata ed è gratuita, anche agli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie che operano a contatto con i pazienti e gli anziani istituzionalizzati in strutture residenziali o di lungo degenza. Ciò nella prospettiva di una iniziativa legislativa che la renda obbligatoria.
È possibile vaccinarsi presso gli ambulatori dei medici di famiglia, gli ambulatori pediatrici convenzionati con la Asl, i centri vaccinali ospedalieri pubblici, gli ambulatori della Asl distribuiti in tutto il territorio metropolitano, i 25 punti medici della Asl drive in adibiti a fare i test anticovid.
Mentre è in atto la campagna di vaccinazione antinfluenzale, continua la corsa nel rendere presto disponibile il vaccino anti-Covid. Occhi puntati su quello made in Italy. “Se tutto va bene entro fine anno in Italia dovrebbero arrivare 3 milioni di dosi”. Lo ha dichiarato in un’intervista a La Stampa da Piero di Lorenzo, presidente di Irbm, il centro di ricerca di Pomezia che ha messo a punto con l’Unversità di Oxford e la multinazionale britannica AstraZeneca il vaccino contro il virus Sars-CoV-2.
Il vaccino Oxford-Italia “è il primo nel mondo occidentale a essere preso in esame da una agenzia regolatoria”.
Si tratta del “primo passo dell’iter di validazione” anche se “i tempi canonici per l’esame possono essere anche di mesi, con tempi stretti potrebbe essere un mese o poco più”. Ad ogni modo il traguardo sembra vicino. Quanto all’entità della produzioni di dosi, Di Lorenzo ha detto: “Diciamo tra 15 e 20 milioni da distribuire in Europa. Se tutto va bene entro fine anno in Italia dovrebbero arrivare 3 milioni di dosi”, che verranno così somministrate, secondo il piano del ministro Speranza.
“Subito il personale sanitario, quindi si passerà alle forze dell’ordine e poi probabilmente agli ospiti delle Rsa”. L’Europa ha tuttavia “pre-acquistato 300 milioni di dosi e opzionato 100 milioni, che arriveranno entro giugno 2021, compresi i 70 milioni di vaccini destinati all’Italia”.