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mHealth, la tecnologia mobile applicata alla salute
Viviamo nel mondo delle App: tutti ne parliamo e tutti le utilizziamo, ma sappiamo cosa sono?
Il termine “App” si utilizza indistintamente per indicare App vere e proprie e WebApp. Dal punto di vista dell’utente finale le differenze sono minime.
Le App propriamente dette sono applicazioni software leggere, da utilizzare tipicamente su dispositivo mobile come smartphone o tablet.
Possono essere gratuite o a pagamento, sono disponibili per sistemi iOS o Android o entrambi e sono scaricabili dallo store di riferimento per il dispositivo in uso.
Le WebApp in genere funzionano su qualunque dispositivo fisso o mobile con qualunque sistema operativo e possono essere installate dal link dedicato nel relativo sito web, avendo l’accortezza di salvare l’icona corrispondente sullo schermo per gli accessi successivi.
Anche chi era refrattario all’informatica tradizionale, con il progressivo avanzare dei dispositivi mobili nella vita di tutti i giorni oramai le utilizza regolarmente per qualunque ambito e attività. Non sono esclusi, naturalmente, gli aspetti legati alla salute.
Di conseguenza, è nato in tempi recenti un neologismo, mHealth, definito dall’OMS come “pratica medica e di salute pubblica supportata da dispositivi mobili quali smartphone, dispositivi di monitoraggio dei pazienti, PDA e altri dispositivi wireless”.
Il settore mHealth sta vivendo una crescita esponenziale con startup dedicate particolarmente attive: Grand View Research, una delle maggiori compagnie statunitensi di consulenza e analisi, nel dicembre 2018 ha stimato che nel 2025 il mercato mHealth avrà raggiunto un valore di oltre 151,57 miliardi di dollari a livello globale, con una crescita prevista particolarmente evidente in Europa grazie all’incremento costante delle ricerche dedicate nel settore.
La presentazione “La tecnologia wireless al servizio della salute” pubblicata nel portale MEDUSA dell’Istituto Superiore di Sanità, sebbene già obsoleta per quel che riguarda alcuni dettagli tecnici, rimane un punto di riferimento per la classificazione funzionale delle App per la salute in base al settore di applicazione.
App e WebApp possono quindi essere suddivise in:
· INFORMATIVE, per accedere sempre e ovunque a database specifici come manuali, atlanti medici, immagini diagnostiche, farmaci e pubblicazioni medico-scientifiche, come Essential Anatomy e iFarmaci, ma anche le App per formazione e aggiornamento incluse quelle per l’inglese tecnico, come MosaLingua.
· Per WELLNESS E FITNESS, che tipicamente sono strumenti di registrazione tipo diario dell’andamento dei dati fisiologici, dell’attività fisica effettuata, delle calorie ingerite, dei progressi effettuati. Ne sono un esempio MyFitnessPal e Sworkit. Rientrano in questa categoria anche le App per smettere di fumare, come SmokeFree.
· Per LA GESTIONE DI MALATTIE CRONICHE, che consentono di tener traccia dell’andamento della malattia, di ricevere avvisi e memorandum per l’assunzione di farmaci o per l’effettuazione di controlli specifici, come Diabetes Tracker e Chat Yourself che aiuta le persone affette da declino cognitivo, ad esempio in caso di Alzheimer.
· DERIVATE DIRETTAMENTE DALLE APPLICAZIONI TRADIZIONALI DI TELEMEDICINA, ossia sistemi di controllo di cartelle cliniche e immagini diagnostiche, monitoraggio remoto del paziente, controllo dei dati registrati dai dispositivi indossabili, diagnosi o autodiagnosi, come PowerSleep e Ultimeyes.
· GESTIONALI, per l’organizzazione delle agende di appuntamenti e riunioni, delle rubriche di contatti, dei dati medici raccolti, delle comunicazioni medico-paziente e per l’accesso a servizi e strutture sanitarie con sistemi di geo-localizzazione e prenotazione visite. Rientra in questa categoria l’innovativa WebApp (IHW) ITALIAN HEALTHCARE WORLDche per la prima volta si pone l’obiettivo di connettere le comunità italiane e i medici italiani che esercitano la professione all’estero.
In generale, esistono diversi siti di riferimento per orientarsi e raccogliere informazioni sulle App per la salute al momento disponibili nel mondo, in particolare:
– USA: www.imedicalapp.com
– Europa: www.myhealthapps.net
– Italia: www.mobimed.it
Naturalmente, le App per la salute non sostituiscono MAI il rapporto diretto con il medico di fiducia, ma rappresentano solo uno strumento in più per agevolare gli aspetti pratici della cura del paziente, nell’ambito di un controllo regolare da parte degli specialisti nelle strutture sanitarie dedicate. A questo proposito anzi, a fronte del crescere esponenziale delle start-up nel settore mHealth, oggi più che mai diventa importante il dibattito sugli aspetti “etici” che non devono essere messi in secondo piano rispetto a quelli tecnologici e tanto meno di profitto.
Evitare messaggi marketing che sottintendano che la tecnologia possa sostituirsi al rapporto diretto medico-paziente, fornire informazioni complete e corrette, proteggere da eventuali rischi di dipendenza e abuso di tecnologia, garantire sistemi sicuri non solo tecnologicamente ma anche in termini di riservatezza dei dati: sono tutti temi delicati, al centro di studi e discussioni in un settore che al momento non è ancora particolarmente regolamentato.
Già nel 2016, dalle pagine di Health Online Roberto Anzanello, Presidente di Health Italia SpA, nell’editoriale “Medicina a distanza e dati sanitari: un futuro vicino” tracciava un quadro che si è rivelato successivamente molto aderente alla realtà attuale e avvertiva: “Costi, informatizzazione e sviluppo tecnologico sono sicuramente elementi indispensabili in una logica di efficientamento del sistema sanitario con un però importante: solo se in tutto questo si mette al centro dell’interesse la salute dell’individuo”.
Non è un caso, del resto, che Health Italia sia saldamente presente anche nel mondo
mHealth con due App di recente introduzione: ScegliereSalute con Banca delle Visite, che consente di cercare strutture sanitarie, effettuare prenotazioni, fornire feedback e pagare in anticipo prestazioni per chi non se le può permettere, e MyMBA, lo strumento rivolto ai soci di Mutua MBA, la WebApp che connette comunità e professionisti della sanità italiana all’estero.