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Mojito in spiaggia, un “nido di batteri”
Fame e sete in spiaggia? Attento a ciò che compri. Se fino ad oggi abbiamo sempre acquistato cibo e bevande dai baretti presenti nei lidi che frequentiamo, ora dobbiamo essere più cauti e meno superficiali. L’esortazione arriva direttamente da El Pais che ha rivelato che i mojitos venduti sui litorali di Spagna sono un vero e proprio “nido di batteri”. Il quotidiano, infatti, ha fatto analizzare mojitos, panini e sangria comprati sulla spiaggia della Barceloneta, a Barcellona, e i risultati sono inequivocabili.
Nelle bevande sono stati trovati batteri fecali E.Coli in proporzioni “molto più alte di quelle consentite”. Nel mojito è stato rilevato un valore di 720 coliformi, 72 volte superiore a quello autorizzato. Nel panino con formaggio e prosciutto il valore era di 1.000 contro un valore di 6mila coliformi contro il massimo consentito di mille. Seppur questo sia un dato riferito esplicitamente alle coste della Spagna ciò non significa che l’Italia e tutti gli altri paesi vista mare siano esenti da rischi di questa natura. Spesso, infatti, gli esperti consigliano di essere cauti nell’acquisto di generi alimentari soprattutto se essi sono venduti su banchi approntati per il breve arco della stagione estiva o se non presentano certificati rilasciati dalla Asl di appartenenza.
Al di là delle bevande e del cibo, tutte le spiagge sono sature di batteri ed è per questa precisa ragione che è doveroso prendere le opportune precauzioni quando si frequentano lidi o anche piscine. Nel caso di una piscina pubblica, in genere non si rischia di contrarre infezioni in acqua o sul bordo, ma solo se la vasca ha subito una regolare manutenzione appropriata. I disinfettanti usati per la pulizia della piscina, in effetti, non consentono ai virus e ai funghi di prolificare. Si può quindi entrare e uscire dall’acqua a piedi scalzi senza eccessive preoccupazioni. Anche se è sempre consigliabile indossare subito ciabatte non appena ci si allontana dal bordo piscina, per recarsi altrove.
Per ciò che concerne gli asciugamani, molti hotel e villaggi turistici mettono a disposizione del cliente teli mare e ciabattine. Questi dovrebbero essere sicuri dal punto di vista igienico, in quanto per legge devono essere igienizzati ad altissime temperature e pertanto non si corre il rischio di contrarre infezioni genitali o epidermiche. Particolare attenzione ai bambini, soprattutto se non hanno superato il primo anno di vita. Avendo una pelle delicatissima essi andrebbero rinfrescati spessissimo nel corso della permanenza al mare o in piscina. Alcune mamme ritengono che sia giusto non permettere ai propri figlioletti di avvicinarsi all’acqua: in realtà si può lasciare che i bambini facciano il bagno nudi e poi farli accomodare su un telo-mare pulito al 100% per farli asciugare. Così facendo ci si mette al sicuro da microbi e batteri. Ma fategli indossare il costumino se intendono giocare seduti sulla sabbia.
Sempre più, negli ultimi anni, i lidi presentano anche delle aree per il dopo tintarella: da docce a bagni ad aree spogliatoio dove i bagnanti possono riordinarsi prima di tornare a casa. Pur essendo sterilizzati e continuamente ripuliti questi luoghi sono grandi raccoglitori di germi e batteri proprio perché sono utilizzati da moltissima gente. È sempre consigliabile fare una o più docce senza sapone per sciacquarsi e rimuovere così il sale marino dall’epidermide e dai capelli. Per eliminare, invece, eventuali batteri, microbi e potenziali funghi in agguato bisogna utilizzare opportuni detergenti.