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Obesità: nuove scoperte scientifiche per mangiare in maniera equilibrata
Due terzi degli americani hanno un eccessivo peso corporeo che causa numerosi problemi di salute. Nonostante gli enormi sforzi compiuti nel corso dei decenni, il problema si sta rivelando estremamente difficile da risolvere. Secondo il parere di Satchidananda Panda, biologo e direttore del Salk Institute for Biological Studies, tra i più prestigiosi istituti di ricerca scientifica in campo biomedico a livello mondiale, un individuo non dovrebbe concentrarsi così tanto su ciò che mangia ma, bensì, prestare maggiore attenzione a quando sta per ingerire delle pietanze.
Panda sostiene che mangiare ogni giorno in un certo intervallo di tempo può aiutare le persone a perdere peso e a prevenire malattie come il diabete. Attraverso diversi studi sugli animali, il ricercatore, insieme alla sua equipe, ha dimostrato che limitare l’assunzione di cibo in un periodo di otto/dodici ore può migliorare le prestazioni cognitive e fisiche allungando anche la durata della vita. Conosciuto come “alimentazione a tempo limitato” TRF, l’approccio risulta essere motlo semplice: mangia quello che vuoi in quantità moderate senza consumare nulla prima o dopo il tempo assegnato.
Il biologo sostiene fermamente che il ritmo circadiano degli umani non è progettato per ingerire cibo 24 ore su 24. Gli americani invece mangiano dal primo mattino fino a tarda sera e, per lo più, cibi parecchio grassi.
Panda si interessò per la prima volta al metodo TRF circa quindici anni fa mentre stava studiando la genetica del ritmo circadiano. Le sue ricerche sui topi hanno rivelato che, nel corso di un giorno, centinaia di geni del fegato si accendono e si spengono ciclicamente. Questa ghiandola extramurale anficrina svolge un ruolo centrale nel metabolizzare le calorie e si è scoperto che la maggior parte di questi geni ciclici sono coinvolti nel consumo e nella digestione degli alimenti. Ciò portò lo studioso a chiedersi se gli esseri umani fossero programmati per mangiare secondo un certo programma circadiano. Nel 2008 iniziò ad esaminare come i topi rispondevano ai diversi piani di alimentazione e scoprì che il TRF riusciva ad avere potenti benefici per la salute.
I ricercatori hanno confrontato due gruppi di topi che hanno consumato lo stesso numero di calorie. Il primo gruppo doveva mangiare in un arco temporale di otto ore, mentre l’altro poteva sfamarsi in qualsiasi momento. Dopo quattro mesi, i topi della prima seria pesavano il 28% degli altri. Stesso risultato si verificò applicando il testo a degli studenti universitari.
Tuttavia, altri dottori come David Allison, rettore della University of Indiana School of Public Health, sottolinea che sicuramente il TRF è un’idea interessante e preziosa ma non è detto con certezza che funzioni nell’uomo. Courtney Peterson, scienziato e nutrizionista della University of Alabama a Birmingham chiarisce che i topi e gli umani hanno ritmi circadiani molto diversi. I primi sono notturni, dormono più di una volta al giorno e vivono anche solo per due o tre anni. “Potrebbe essere che per un topo stare a stomaco vuoto per sedici ore è l’equivalente di un digiuno di due o tre giorni per un essere umano”, afferma Peterson.
Nel complesso però, prove di questo studio indicano con chiarezza che mangiare la maggior parte del cibo prima del giorno è più sano che consumarlo nel corso della giornata. Inoltre evidenzia che la maggior parte della gente mangia cibi salutari a colazione (farina d’avena o cereali) e non a cena (hamburger, patatine fritte e dessert).
Nel 2015 Panda ha esaminato i modelli alimentari di 156 adulti riscontrando che più della metà ha distribuito il consumo di cibo per più di quindici ore, mentre solo il 10% ha mangiato in modo costante all’interno di una finestra di dodici ore. Quando i soggetti erano limitati entro le 10 ore per quattro mesi, senza altre restrizioni perché potevano mangiare quello che volevano perdevano peso, dormivano meglio e avevano più energia nell’affrontare la giornata.
Panda ha iniziato un nuovo studio, ossia un’app per smartphone che consente alle persone di scattare foto di ciò che mangiano e di inviarle immediatamente ai ricercatori inclusi nel programma. Questi ultimi saranno in grado di monitorare con massima precisione quali alimenti le persone mangiano e il TFR controllerà il peso, la glicemia, la pressione sanguigna, i dolori articolari, il sonno, l’ansia e le infiammazioni di vario tipo.
Non è chiaro esattamente come funziona il TRF ma sembra che inneschi differenti mutamenti molecolari. Aumenta l’attività dei mitocondri i quali forniscono energia alle cellule in tutto il corpo; aumenta i livelli di corpi chetonici, molecole prodotte dal fegato durante il digiuno, sono una potente fonte di vitalità e particolarmente utili per le cellule muscolari e cerebrali; accresce la produzione di grasso bruno o “buono” in quanto aiuta il corpo a bruciare più energia. Tutti questi meccanismi consentono all’organismo di generare metabolizzare le calorie in modo efficiente rispetto ai pasti non programmati.