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I pro e i contro delle proteine
Le proteine, riconosciute anche come protidi, dal greco protos, “primario”, rappresentano un ampio gruppo di composti organici formati da sequenze di aminoacidi legate tra loro attraverso legami peptidici.
In base alla loro funzione possono essere distinte in enzimi, proteine di trasporto, contrattili, strutturali, di difesa e regolatrici. Le proteine sono soggette ad un continuo processo di demolizione e sintesi, il cosiddetto “turnover proteico”, attraverso il quale l’organismo è in grado di rinnovare continuamente le proteine consumate sostituendole con un nuovo materiale proteico.
Le proteine hanno tre funzioni principali:
1) Plastica, riforniscono i tessuti degli aminoacidi necessari per i processi di rinnovamento cellulare.
2) Di anticorpo, difendono l’organismo da sostanze esterne ed estranee a esso.
3) Energetica, marginale in un’alimentazione bilanciata ed attivata durante il digiuno prolungato o durante un’attività fisica molto impegnativa. Gli aminoacidi, come valina, isoleucina e leucina, sono utilizzati a scopi energetici.
L’utilizzo di proteine è essenziale ma non deve abbondare nel nostro organismo in quanto un suo eccesso può mettere seriamente a rischio il fegato ed i reni in pazienti che presentano già problemi a questi organi. L’allarme arriva da un’indagine nutrizionale dell’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (INRAN) che ha messo in evidenza come il consumo di proteine in Italia sia nettamente superiore a quanto previsto dagli organi istituzionali e internazionali, tra cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), che suggeriscono al massimo 1 grammo al chilo al giorno.
La maggior parte dei dietisti italiani consigliano, perciò, di stare in guardia da regimi alimentari iperproteici, come ad esempio la dieta Dukan in cui si consumando oltre 2,5 grammi per chilo di proteine, quindi oltre l’apporto consigliato.
In particolare, l’eccesso di proteine aggrava la funzionalità renale ed epatica, soprattutto se il regime alimentare è seguito costantemente e per lunghi periodi, come accade quando è perseguito da coloro che cercano un effetto molto rapido di dimagrimento oppure di aumentare la propria massa muscolare. Se si assumono 4gr/kg al giorno di proteine per esempio, potrebbero sopraggiungere in futuro seri problemi. Le proteine una volta digerite rilasciano azoto, elemento chimico che si immette nel sangue e viene filtrato dal fegato e dai reni per poi essere espulso con le urine. L’azoto in quantità normali non crea nessun problema al fegato o ai reni, ma in dose eccessive potrebbe affaticare questi organi preposti al filtraggio.
Tuttavia, l’impiego di proteine in polvere o le diete iperproteiche in soggetti adulti e sani e non sedentari non causa nessun problema ai reni o al fegato se ci si attiene a ciò che la letteratura medica o i dottori consigliano, e cioè all’assunzione di 1,5/2 gr di proteine per peso corporeo al giorno.
Inoltre, chi è già predisposto anche senza saperlo a patologie epatiche o renali, con una dieta iperproteica rischia di acutizzare la malattia. Senza considerare che mangiare più proteine per mettere su massa muscolare, come fanno molti presunti sportivi, può compromettere il buon funzionamento di alcuni neurotrasmettitori del sistema nervoso, poiché le proteine in eccesso non vengono incamerate dall’organismo, ma finiscono con l’ossidarsi. I dati parlano chiaro, coloro che vivono più a lungo sono le persone che consumano energia e consumano le proteine entro i limiti raccomandati.
Una dieta corretta e bilanciata quindi è la soluzione migliore, al fine di ridurre il sovrappeso e mantenere un buon stato di salute generale. Una dieta sana ed equilibrata è quella mediterranea, che privilegia i carboidrati complessi, ovvero pasta e pane, e limita l’assunzione di zuccheri semplici: glucosio, lattosio e saccarosio (zucchero, miele e dolci). La presenza di frutta, verdura e legumi apporta un’elevata quantità di fibre, che garantisce sazietà e il basso carico glicemico di questi cibi permette un miglior controllo del metabolismo. Inoltre, la maggior parte dei grassi deriva da fonti vegetali, che non sono dannosi per il corpo.