Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.
Ogni tuo respiro. Arriva al cinema l’emozionante storia di Robin Cavendish
E’ una storia commovente e vera quella raccontata in “Ogni Tuo Respiro”, esordio da regista di Andy Serkis (l’attore che interpreta il famoso personaggio di Gollum ne “Il Signore degli Anelli”) uscito in tutti i cinema italiani il 16 novembre dopo aver conquistato la Gran Bretagna. Il film racconta la storia di Robin Cavendish, rimasto paralizzato dal collo in giù a 28 anni e di come abbia affrontato la sua patologia, rispondendo degnamente alla sorte che gli è toccata. Protagonisti sono Andrew Garfield e Claire Foy. Robin (Andrew Garfield) e Diana (Claire Foy) sono due giovani innamorati. Una volta convolati a nozze si trasferiscono in Kenia, dove Robin è commerciante di tè e dove aspettano il loro primogenito. Proprio qui, tuttavia, lui appena 28enne si ammala gravemente di poliomielite e resta per mesi incollato a un letto di ospedale, lontano dalla famiglia e dall’amata moglie Diana. Lei, preoccupata per l’aspetto sempre più cupo e trascurato del marito, decide di strapparlo alla sorveglianza ininterrotta di medici e infermieri e riportarlo a casa nel Derbyshire. Grazie anche alla rivoluzionaria sedia a rotelle dotata di respiratore, progettata su misura dall’amico Teddy Hall (Hugh Bonneville), Cavendish ritrova la vitalità perduta e inizia a viaggiare per il mondo come paladino per i diritti dei disabili.
“Il regista si concentra sugli aspetti più ricchi di positività e di leggerezza della storia, senza dimenticare un pizzico di umorismo, pur essendo molto drammatica”. Oltre a trattarsi di una pellicola ben confezionata, in cui non manca nessun elemento, dal sentimento al dolore, al centro della trama è stata collocata la poliomielite, una patologia infettiva, acuta, molto contagiosa determinata da un virus (poliovirus) che colpisce il sistema nervoso colpendo le cellule neurali e inducendo una paralisi che, nei casi più gravi, divenire totale. Indipendentemente da come si trasmette il poliovirus raggiunge l’organismo attraverso la cavità orale e si moltiplica a livello della faringe e del tratto gastroenterico. Il virus può raggiungere il sistema nervoso centrale, dove colpisce i neuroni motori, portando a debolezza muscolare e paralisi. Una volta avvenuto il contagio, il virus ha un periodo d’incubazione che dura dai 6 ai 20 giorni. La malattia, comunque, presenta quattro varianti:
Asintomatica: il 90-95% circa delle infezioni da poliovirus decorre in maniera asintomatica. Anche se le persone che non presentano sintomi trasmettono lo stesso il virus attraverso le feci.
Aspecifica: circa il 4-8% delle infezioni presentano sintomi aspecifici (mal di gola, febbre, nausea, vomito, dolori addominali) e generalmente si risolvono nell’arco di una settimana. Queste forme simil-influenzali sono difficili da distinguere rispetto ad altre infezioni virali.
Meningite non paralitica asettica: in circa il 3% dei casi, il virus entra nel sistema nervoso centrale e nella maggior parte di essi i pazienti sviluppano meningite non paralitica asettica che si presenta con mal di testa, dolore al collo, schiena, addome e alle estremità associato a febbre, vomito, letargia e irritabilità.
Paralisi flaccida: meno del 1% di tutte le infezioni determinano una paralisi flaccida. I sintomi iniziano da 1 a 10 giorni dopo i sintomi iniziali e durano 2-3 giorni. Esistono tre forme di poliomielite paralitica: la forma spinale è la forma più comune e si caratterizza per una paralisi asimmetrica che interessa principalmente le gambe. La forma bulbare causa debolezza muscolare di quei muscoli che sono innervati dai nervi cranici. La forma bulbo-spinale è una combinazione delle prime due.