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Restrizioni anti covid: dal 1° maggio cambiano le regole
Dopo il graduale allentamento delle misure anti covid e la fine dello stato di emergenza che ha portato ad una ripresa alla normalità, dal 1 maggio cambiano le regole sulle restrizioni anti covid in Italia decise dal governo nei decreti varati nel corso dei mesi. Il 17 marzo scorso il Consiglio dei ministri si è riunito e ha approvato all’unanimità il decreto riaperture in scadenza il 30 aprile con i primi provvedimenti importanti che hanno eliminano quasi tutte le restrizioni a partire dal 1° aprile.
Il decreto-legge varato lo scorso 24 marzo, che ha sancito la fine dello stato di emergenza, stabilisce fino al 30 aprile l’obbligo generale di indossare le mascherine FFP2 al chiuso, sui mezzi di trasporto e in luoghi dove si tengono spettacoli aperti al pubblico.
Per quanto riguarda il green pass è sufficiente esibire quello base per consumare al chiuso, al banco o seduti al tavolino, in bar e ristoranti. Niente Green pass invece, se ci si siede ai tavolini all’aperto di bar e ristoranti. Per coloro che viaggiano sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza – treni, navi, aerei – è richiesto il green pass base e l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2. Dal 1° aprile invece non è più obbligatorio presentare il Green pass per soggiornare negli alberghi e altre strutture ricettive.
Fino al 31 dicembre 2022 resta l’obbligo vaccinale con la sospensione dal lavoro per gli esercenti le professioni sanitarie e i lavoratori negli ospedali e nelle RSA.
Per le forze dell’ordine, le forze armate, il personale della scuola e delle università, ma anche gli over 50 l’obbligo vaccinale resta in vigore fino al prossimo 15 giugno.
In vista della scadenza dell’ultimo decreto anti covid del 24 marzo, prevista per il 30 aprile, il 28 aprile il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza che sarà effettiva a partire dal 1° maggio 2022 e “fino alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge 24 marzo 2022, e comunque non oltre il 15 giugno 2022”.
“Dal 31 marzo abbiamo superato lo stato di emergenza, ma non siamo fuori dalla pandemia e serve ancora cautela. Pochi minuti fa è stato approvato un emendamento in Commissione Affari sociali della Camera che proroga l’uso della mascherina fino al 15 giugno in ambito sanitario, ospedali e rsa, nel trasporto pubblico locale e a lunga distanza, negli studi professionali, nei cinema e teatri e negli eventi sportivi al chiuso”. Le parole del ministro della Salute Roberto Speranza a margine dell’approvazione dell’emendamento.
Cosa cambia dal 1° maggio?
L’ordinanza prevede la proroga “fino al 15 giugno” in alcuni ambiti dell’uso delle mascherine al chiuso: trasporti a lunga percorrenza e locale, ospedali e presidi sanitari, Rsa, tutti gli eventi in cinema, teatri, palazzetti dello sport, locali di intrattenimento e musica.
“È fatto obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 per l’accesso ai mezzi di trasporto, per gli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo, nonché per gli eventi e le competizioni sportive che si svolgono al chiuso”.
L’ordinanza prevede inoltre “l’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie ai lavoratori, agli utenti e ai visitatori delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, ivi incluse le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistite (RSA), gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti”. È “comunque raccomandato – si precisa – di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie in tutti i luoghi al chiuso pubblici o aperti al pubblico”. Non hanno l’obbligo di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie: i bambini di età inferiore ai sei anni; le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché le persone che devono comunicare con una persona con disabilità in modo da non poter fare uso del dispositivo; i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva.
“Con l’approvazione in Commissione alla Camera dell’emendamento all’ultimo decreto Covid di marzo – ha ribadito il sottosegretario alla Salute Andrea Costa margine dei lavori della Commissione – finisce l’obbligo dell’utilizzo delle mascherine praticamente ovunque”. È “comunque raccomandato di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie in tutti i luoghi al chiuso pubblici o aperti al pubblico”. Si tratta, ha aggiunto il sottosegretario Costa, “dei luoghi di lavoro, tranne quelli di ambito sanitario, e ovunque ci sia il rischio di assembramenti, come ad esempio ristoranti, centri commerciali, negozi. In questi luoghi la mascherina è raccomandata”.
Green pass e obbligo vaccinale
Dal 1° maggio, non sarà più richiesto il green pass per aerei, navi, treni, pullman a lunga percorrenza e autobus a noleggio, ma anche per entrare al lavoro, nei locali, in albergo, al cinema e teatro, nei ristoranti anche al chiuso, in discoteca. Saltano tutte le restrizioni, compreso il divieto di buffet, di consumazione al tavolo, di distanziamento in spiaggia. Niente green pass nemmeno per cerimonie, matrimoni, concorsi pubblici, universitari ecc. Uniche eccezioni per chi vuole andare a trovare un degente in un reparto ospedaliero o in una residenza sanitaria assistita.
L’obbligo vaccinale rimane fino al 31 dicembre per il personale medico, paramedico e amministrativo che lavori all’interno di strutture ospedaliere, mediche, cliniche pubbliche e private, residenze sanitarie assistite. Nonché per il personale scolastico fino al 15 giugno, anche se i docenti non vaccinati possono comunque andare al lavoro, sebbene senza ruoli che li mettano a contatto con gli studenti.