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La salute: un valore assoluto
Tutte il sistema di informazione, giornali, radio, tv, internet, che rappresenta, riporta, pubblica comunicazioni sul tema della salute si accentra su due elementi essenziali:
• i disservizi del sistema sanitario pubblico;
• la varietà non integrata di possibili soluzioni di cui nessuna risolutoria.
Per fare chiarezza e fornire un contributo concreto è invece necessario partire da una considerazione oggettiva: il sistema sanitario pubblico non potrà più esistere così come è sempre stato concepito nel nostro paese non per ragioni politiche o finanziarie ma molto più semplicemente per ragioni matematiche.
Infatti, l’insieme oggettivo dei dati che possiamo osservare e registrare porta esclusivamente e con una facile equazione all’insostenibilità dell’attuale sistema di sanità pubblica, vediamo come:
1. l’invecchiamento della popolazione determina un numero crescente di persone che avranno bisogno di cure mediche;
2. l’evoluzione tecnologica in campo sanitario determina la nascita di macchinari sempre più evoluti e sempre più costosi sia in termini di acquisizione che in termini di manutenzione, formazione del personale abilitato, consumo dei materiali;
3. lo sviluppo della scienza medica apre continuamente nuove frontiere e nuovi campi di applicazione che richiedono importanti e costanti investimenti in ricerca e sviluppo;
4. la mobilità delle persone causa una maggiore diffusione delle patologie epidemiche con conseguente aumento dei costi di prevenzione e controllo;
5. il senso etico impone che anche patologie a scarsa diffusione debbano essere studiate e, se possibile curate, con incrementale aumento dei costi di specializzazione sia dei medici che degli strumenti di analisi.
E’ opportuno sottolineare che la possibilità di invecchiare di più e meglio, l’evoluzione tecnologica e lo sviluppo scientifico, la mobilità ed il senso etico sono tutti elementi assolutamente positivi e che dobbiamo cogliere con estrema soddisfazione nel nostro sistema di vita, ma dobbiamo essere anche così consapevoli da comprendere che in campo sanitario sono tutti elementi che hanno già portato e porteranno sempre più il sistema di sanità pubblica all’insostenibilità economica.
Vero che ci sono gli “sprechi” come molti correttamente sottolineano, ma anche su questo argomento necessità chiarezza: gli “sprechi” in campo sanitario sono molti e vanno indispensabilmente recuperati e ricondotti a valori determinati dalla casualità e non dal costante disservizio o dall’inesistente senso civico, ma per quanto si possano recuperare tutti i costi causati dagli “sprechi” tali valori non saranno mai sufficienti a coprire il fabbisogno finanziario determinato dal trend irrevocabile dei cinque elementi sopra descritti.
Ed allora siamo destinati ad avere un modello sanitario inefficiente, anti economico e che salvaguardi solo alcune fasce della popolazione?
La risposta naturalmente è no, però è necessario discernere con estrema chiarezza tra le soluzioni applicabili.
Vero è che la soluzione non può che essere una sanità gestita in un corretto equilibrio tra sistema pubblico e sistema privato.
Ed è altrettanto vero che sul sistema pubblico non possiamo tutti che concordare affinché sostenga in modo totale i meno abbienti e in modo sempre più marginale le fasce di popolazione a reddito, con costi crescenti a carico della popolazione al crescere del reddito degli individui e delle famiglie.
Però è sul sistema privato che dobbiamo concentrare la nostra attenzione.
Infatti privatisticamente esistono due possibilità per integrare il sistema pubblico:
• le polizze assicurative;
• i fondi sanitari.
in quanto è altrettanto chiaro e ormai matematicamente provato che solo la mutualità tra individui è la soluzione corretta per determinare la sostenibilità dei costi sanitari.
Però dobbiamo essere consapevoli che siamo in presenza di due modelli di mutualità differenti e precisamente un modello, quello assicurativo, dove la mutualità tra gli individui è gestita da un terzo che da questo vuole trarre del reddito e che non può farlo senza sottrarre valore economico al sistema ed un altro modello, quello dei fondi sanitari, delle casse di assistenza e delle società di muto soccorso dove siamo in presenza di una mutualità “pura” tramite un approccio che ridistribuisce tutto quanto ricevuto senza perdere valore per determinare reddito di terzi.
Di conseguenza dobbiamo prendere atto dei trend in atto e senza dietrologie concentrare i nostri sforzi per realizzare sempre più compiutamente le soluzioni corrette, che già esistono da anni, considerato che la prima legge istitutiva delle mutue sanitarie nel nostro paese è datata 1889.
Per questo motivo il nostro periodico Vi informerà costantemente sulle evoluzioni del sistema sanitario sia pubblico che assicurativo ma sicuramente si focalizzerà sulle soluzioni, le innovazioni e le proposte del sistema mutualistico con la forte convinzione che sia l’unica vera soluzione per integrare correttamente sanità pubblica e sanità privata in un sistema che protegga concretamente ed efficacemente un nostro diritto ed un valore assoluto: la nostra salute.