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Sicurezza: attenzione agli ftalati presenti nei giocattoli
La Prosafe, un’organizzazione non profit collegata alle autorità di vigilanza sul mercato dei Paesi dell’area europea che punta a migliorare la sicurezza per i consumatori, ha condotto di recente una ricerca dalla quale è emerso che molti giocattoli venduti in Europa, almeno il 20%, contengono gli ftalati, una grande famiglia di prodotti chimici nocivi per l’uomo perché derivano dal petrolio e vengono aggiunti alle materie plastiche per migliorarne la flessibilità e la modellabilità. Vengono largamente utilizzati anche nei recipienti alimentari, nelle pavimentazioni, nei saponi per le mani e negli shampoo. Sono i plastificanti più diffusi al mondo e utilizzati già da decenni nella lavorazione del cloruro di polivinile. Ne esistono di vario tipo, sono quasi inodore e in forma liquida pari all’olio di oliva.
Il ministero della Salute definisce gli ftalati delle sostanze tossiche per la riproduzione e, per tale motivo, devono essere soggette a numerose e severe restrizioni europee. Il loro utilizzo non è infatti consentito in concentrazioni superiori allo 0,1% in nessun articolo destinato all’infanzia, tra cui i giocattoli. Questa proibizione è motivata dal fatto che i bambini masticano o succhiano frequentemente i loro giochi, aumentando così il rischio di esposizione a queste sostanze.
Tuttavia, anche se vietati di continuo, gli ftalati sono stati rilevati da Prosafe soprattutto nelle bambole di plastica con abiti scintillanti, nei giocattoli da bagno, nei libri di plastica e nei giocattoli gonfiabili. Recentemente queste sostanze sono state rivelate anche in alcuni giocattoli che si usano in spiaggia, nelle macchinine, nei costumi di carnevale, in alcuni vestiti per bambini, negli animali di plastica e in alcuni articoli per la scuola come zainetti e gomme per cancellare.
Oltre ad avere un impatto ambientale parecchio elevato, diversi studi scientifici hanno dimostrato come gli ftalati possano comportare delle gravi conseguenze per la salute di tutti gli individui, grandi e piccoli. Sono considerati degli interferenti endocrini, capaci di causare gravi danni allo sviluppo del sistema riproduttivo, al metabolismo e al sistema neurologico. Sono stati collegati anche al rischio obesità, ad alcuni tipi di allergie e a disfunzioni tiroidee. Specialmente nelle donne in gravidanza, nei bambini e negli adolescenti i rischi aumentano esponenzialmente.
Secondo uno studio dell’ente di ricerca Environmental Health Perspectives, esistono alcune regole basilari al fine di riuscire a comprare giocattoli maggiormente sicuri:
- Scegliere giochi nei quali appare il marchio dell’Unione europea. La presenza del marchio CE significa, difatti, che l’ideatore di quel prodotto ha rispettato tutte le norme di sicurezza dell’Ue, per nulla flessibili in materia di tutti quei giocattoli rivolti ai bambini.
- Non bisogna scordarsi mai di leggere le etichette dove sono indicati i paesi dove il giocattolo è stato confezionato e sono descritte in maniera dettagliata le sostanze di cui è composto. Per quanto riguarda gli ftalati, questi vengono indicati dalle sigle DINP DEHP DNOP DIDP BBP DBP.
- Scegliere il più possibile giocattoli in legno o altri materiali naturali.
- Rivolgersi solamente a negozi o canali di vendita convincenti e certificati.
- Stare tanto attenti nel momento in cui si fanno acquisti online o in caso di prodotti che hanno un prezzo molto più basso del normale.
Nel caso di dubbi per le accortezze sopra citate il sito del ministero della Salute riporta i giocattoli ritirati dal mercato che possono essere consultati anche attraverso delle ricerche per un determinato prodotto sulla base della categoria e dell’anno in cui è stato fabbricato.