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Sostenibilità e salute: il piano di Londra
Il 25 settembre 2015 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile corredata da una lista di 17 obiettivi che dovranno essere raggiunti da tutti i paesi del mondo entro il 2030. Tra questi emerge il grande intento di garantire delle condizioni salutari ottimali per tutti gli individui, piccoli e grandi.
Il tema della sanità quindi, viene strettamente correlato a quello di sostenibilità in quanto, per proteggere, promuovere e tutelare la salute non è sufficiente occuparsi solamente di servizi sanitari ma occorre anche dar valore ed agire sui determinanti ambientali, socio-economici e culturali che influenzano la salute stessa.
Londra è la città dove più si evince questo legame, tanto è vero che il sindaco di Londra Sadiq Khan ed il Commissario alla pedonalità e alla ciclabilità Will Norman hanno presentato circa due anni fa un piano chiamato «Healthy Streets of London». Questo progetto, in atto almeno fino al 2030, punta a rimodernare e revisionare le strade della metropoli britannica per incoraggiare i londinesi a muoversi a piedi o in bicicletta.
Le analisi degli impatti del piano mostrano che se ogni londinese camminasse per 20 minuti al giorno, il risparmio in termini di spesa sanitaria pubblica sarebbe di circa 1,7 miliardi di sterline. L’approccio proposto risulta essere molto importante perché può contribuire a:
- Migliorare la salute fisica e mentale della popolazione;
- ridurre l’inquinamento atmosferico e acustico;
- favorire l’inclusione sociale;
- portare benefici economici su scala locale;
- ridurre gli incidenti stradali.
Nel piano «Healthy Streets of London» sono tenuti in considerazione dieci indicatori ed i più rilevanti sono il Pedestrians from all walks of life, che indica il grado di inclusività dell’ambiente urbano per tutte le categorie di individui, ed il People choose to walk, cycle and use public transport, ovvero camminare, pedalare ed utilizzare i mezzi pubblici che devono diventare le modalità principali di spostamento all’interno della città.
Susseguono poi altri otto indicatori che sono strumentali alla creazione delle condizioni previste dai precedenti e riguardano i seguenti ambiti della sostenibilità:
- Inquinamento atmosferico;
- sicurezza stradale;
- arredo urbano;
- inquinamento acustico;
- salubrità.
I modelli di salute, sanità e cura devono, pertanto, porre al centro la persona in continuo rapporto con il circostante ambiente fisico e relazionale. È fondamentale che questo messaggio venga trasmesso soprattutto delle grandi metropoli e un programma come quello della capitale britannica è un grande esempio di come ciò possa essere possibile anche in una prospettiva molto più ampia.