Fare sport a contatto con la natura fa bene al corpo e alla mente. Camminare o correre in un bosco, soprattutto lontano dai centri abitati, consente di respirare aria ricca di ossigeno, priva di gas tossici e polveri sottili, un beneficio per i nostri polmoni. Oltretutto, alcune ricerche dimostrano come il colore verde, dominante in ambienti boschivi, sia in grado di stimolare stati di serenità e quiete, diminuendo stress e tensioni.
In particolare, con lo sport all’aria aperta, i benefici per l’organismo posso essere davvero tanti, tra cui:
- Viene potenziata l’attività dell’apparato respiratorio, aumentando il rifornimento di ossigeno e prevenendo comuni patologie quali faringite, bronchite e polmonite.
- Aumenta la produzione di vitamina D, favorita dall’irraggiamento solare, con un notevole assorbimento di calcio e fosforo, sortendo un effetto curativo e preventivo rispetto ad alcune malattie ossee, in particolare l’osteoporosi.
- Riduce la massa grassa contenendo il rischio di sovrappeso corporeo, obesità e sindrome metabolica;
- Rende flessibili e mobili le articolazioni riducendo l’incidenza delle patologie osteo-artrosiche;
- Modella le masse muscolari incrementando la forza e migliorando l’estetica della persona con effetto preventivo sui traumi.
Gli effetti positivi dello sport all’aria aperta sono stati evidenziati da una ricerca americana che ha coinvolto 200 atleti: metà di questi si sono dedicati ad attività sportive in parchi e boschi, e l’altra parte ha praticato sport in palestra o in altri posti al chiuso. Il carico di lavoro è stato caratterizzato in tutto da nove ore di sport al giorno, divise in quattro ore la mattina e tre il pomeriggio. Il 90% degli atleti che ha praticato dello sport all’aria aperta si è ritenuto molto più soddisfatto e meno stanco di coloro che, invece, hanno svolto attività sportiva in stanze chiuse. Il numero di infortuni, di qualsiasi intensità, è risultato sensibilmente minore tra gli individui situati nel parco così come il numero di discussioni sono risultate essere due, a fronte delle diciotto intercorse tra gli atleti nelle sale da ginnastica.
I dati, quindi, sembrano parlare chiaro: l’attività all’aria aperta giova al fisico, alla mente e alle relazioni sociali. Tuttavia, metterla in pratica nei mesi freddi e piovosi è molto difficile e, per tale motivo, alcune regioni italiane si sono attivate per creare un ambiente che rispecchiasse il più possibile una selva o un parco.
Il circolo Officina del Movimento di Abano Terme (Padova) è dotato di attrezzi ideati e realizzati, ad esempio, con tronchi di albero, funi, balle di fieno e ci si può allenare esclusivamente a piedi scalzi. Tutte le attività svolte si basano sul concetto definito 9.11, ovvero sulla stimolazione delle nove capacità fisiche fondamentali (forza, resistenza, velocità, potenza, agilità, flessibilità, coordinazione, equilibrio e resilienza) e su undici schemi motori molto semplici come rotolare, strisciare, arrampicarsi, gattonare, camminare, correre, saltare, lanciare, afferrare, spingere e tirare.
Palestre di questo tipo ci sono anche da altri parti nel mondo: l’Aqua Expeditions tra il il Rio delle Amazzoni in Perù e lo Zoo di Brooklyn a New York, un paradiso di due piani dove sembra di stare in una giungla urbana.