Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.
Al via gli esami di maturita’, come gestire l’ansia? I consigli della psicologa-psicoterapeuta Marinella Cozzolino
“Notte prima degli esami” e’ il titolo del singolo del famoso cantaurore romano Antonello Venditti uscito nel 1984 e che negli anni e’ diventato il brano simbolo degli esami di maturita’. Oggi, 19 giugno e’ partito l’esame di Stato per circa 520 mila maturandi con la prima prova scritta di italiano. Quest’anno ci sono delle novita’ che pare generino piu’ ansia rispetto al passato: le prove scritte saranno 2 invece che 3 piu’ una prova orale. Nella seconda prova scritta debutta la prova multidisciplinare: al liceo classico sono previsti, infatti, Latino e Greco, Matematica e Fisica allo Scientifico, Scienze umane e Diritto ed Economia politica per il Liceo delle Scienze umane – opzione economico sociale, Discipline turistiche e aziendali e Inglese per l’Istituto tecnico per il turismo, Informatica e Sistemi e reti per l’Istituto tecnico indirizzo informatica, Scienze degli alimenti e Laboratorio di servizi enogastronomici per l’Istituto professionale per i servizi di enogastronomia. Con la riforma inoltre non saranno requisito di accesso né la partecipazione, durante l’ultimo anno di corso, alla prova nazionale INVALSI, né lo svolgimento delle ore di Alternanza Scuola-Lavoro. Per poter essere ammessi alle prove bisognerà aver frequentato almeno i tre quarti del monte ore previsto, avere il 6 in ciascuna disciplina, avere la sufficienza nel comportamento. Il Consiglio di classe potrà deliberare l’ammissione anche con una insufficienza in una disciplina o gruppo di discipline valutate con un unico voto, ma dovrà motivare la propria scelta.
La nuova formula dell’esame di maturita’ stressa 2 studenti su tre per i quali proprio questo cambiamento è fonte di un’ansia maggiore. La paura più grande è di dimenticarsi le cose studiate (36%), seguita dal pericolo che l’ansia blocchi psicologicamente. E’ quanto emerso da un’indagine condotta da Skuola.net su un campione di circa 4300 maturandi. Come gestire al meglio l’ansia per non compromettere le capacita’ in un’occasione importante e unica come l’esame di Stato? L’abbiamo chiesto alla psicologa-psicoterapeuta Marinella Cozzolino.
Dottoressa, cosa rappresenta l’esame di maturita’?
Distinguiamo tra cosa rappresenta per chi deve sostenerlo e chi guarda dal di fuori perché ovviamente sono due vissuti differenti. Per i ragazzi è fonte di grande stress. Qualcuno teme di non essere all’altezza della richiesta di un esame così complesso e di uscire dal liceo con in tasca una delusione. Altri sanno di non aver dato abbastanza e temono la confusione di numeri, formule e parole dell’ultima settimana. La verità è che davvero si diventa adulti attraversando questo esame e i ragazzi lo sentono.
La prima cosa da capire quando si parla di ansia pre esame sono le cause di questo fenomeno. Quali sono? E cosa si intende per ansia?
L’ansia è legata a due fattori: ansia da prestazione e ansia da insopportazione. “Non ce la faccio più a studiare non riuscirò mai a studiare”. Ricordiamo che l’ansia è una paura anticipatoria: paura che accada qualcosa, ovviamente di negativo. Molto ragazzi, ma molti davvero, inutile negarlo, non amano la scuola è il fatto di doverti impegnare addirittura di più su una cosa che non ti va di fare diviene motivo di grande stress.
Secondo un’indagine realizzata da skuola.net la paura più grande è di dimenticarsi le cose studiate (36%), seguita dal pericolo che l’ansia blocchi psicologicamente. Secondo lei perche’? E’ l’ignoto a generare cosi tanta paura?
È l’essere giudicati che crea problemi. Il non sapere gestire con lucidità situazioni così altamente stressanti. L’esame di maturità non bada a chiacchiere è davvero l’esame in cui si giudica il percorso culturale e di crescita di un alunno, la sua capacità di esposizione, di critica, di sintesi. Si considerano le competenze ma anche la maturità cognitiva dell’individuo.
Quanto e’ importante in queste situazioni non perdere la fiducia nelle proprie capacita’?
Sarebbe fondamentale, ma per non perdere fiducia nelle proprie capacità bisogna averla acquisita, molti non ne hanno perché non sono stati abituati a svilupparla.
Lei che ricordi ha del suo esame di maturita’? Ricorda piu’ l’ansia di quei giorni o il senso di sollievo nell’averlo superato?
Dopo 27 esami sostenuti all’Università, la tesi di laurea, l’Esame di Stato per l’abilitazione alla professione, qualche esame per i master di specializzazione, ho sempre pensato che l’esame di maturità sia l’esame più pesante mai sostenuto. Credo sia molto sopravvalutato, soprattutto dai docenti. Lo rendono, spesso volontariamente, buio e spaventoso. Una sorta di lupo mannaro per i bambini.
Oggi e’ un’affermata professionista. Quali sono i suoi consigli per affrontare e gestire al meglio l’ansia da esame di maturita’?
Personalità, personalità, personalità . Lasciate perdere le cose a memoria, sviluppate senso critico e guardate la faccenda con passione. Raccontate più che ripetere le lezioni come se fossero poesie a memoria. Quello che si aspettano i commissari è una chiacchierata tra adulti.
Avete capito? L’esame di Stato e’ una prova importante che mette a dura prova la personalita’ e le capacita, ma e’ bene anche ricordare che l’esame quello vero lo dara’ la vita.