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Arriva “nexting”, dieci consigli per raggiungere la felicità
Quando si parla tanto di un argomento significa che è necessario a tutti. E’ un po’ questa la massima riguardante il tema della felicità che, nei tempi recenti, si figura come un cavallo di battaglia per tutte le discipline, dalla filosofia alla scienza senza grandi distinzioni poiché – ci si racconta – per vivere bene si deve essere felici. Ma chi è davvero felice? Michel Lejoyeux, psicologo francese specializzato nei disturbi dell’amore, ne sa qualcosa in più e lo ha spiegato ideando il “nexting”.
Il cervello è la migliore arma contro la depressione! Il nexting è una ricetta per raggiungere la felicità. Il ricettario non è poi così scarno, anzi differenti sono le teorie porta-felicità, ma poche, rare, consentono agli umor-esploratori di scovarla sul serio. In buona sostanza è un metodo che insegna ad affrontare la vita e le situazioni con spirito positivo e all’insegna del sorriso e influisce per il 14% sulla riuscita di un obiettivo che ci si è prefissati, come potrebbe essere quello di imparare a non solo accettare ma proprio amare il proprio corpo. Lejoyeux offre dunque una serie di esercizi pratici per raggiungere la neurofelicità e che conducono a uno stile di vita anti-tristezza. “Il nostro cervello – spiega – è la migliore arma contro la depressione di cui disponiamo: questo organo trabocca di energia, basta che impariamo a lavorare bene con lui e ad allenarlo per stare sempre meglio. Nel nostro cranio custodiamo una formidabile macchina del buonumore, il problema è che ci è stata fornita senza il manuale di istruzioni”. Un vero e proprio vademecum con 10 consigli utili. Quali sono?
- No alla nostalgia collettiva. Innanzitutto è necessario limitare il proprio tempo libero all’esposizione alle cattive notizie. Per l’esperto francese, dunque, non è salutare concentrarsi sugli aspetti negativi dell’attualità, dalla cronaca nera a quelle che possono essere liti di routine con colleghi e amici. Piuttosto, ci si deve immergere in attività che producono piacere.
- Perché o come? Al cospetto di un problema alcune persone si interrogano sulla ragione di un avvenimento e sul perché quell’accaduto abbia colpito se stessi e non altri. La domanda da porsi, tuttavia, non sarebbe questa ma “Come ne esco?”. Al perché, dunque, si deve preferire la soluzione. Risulta di solito decisamente più utile.
- No alla routine. Il cervello umano è programmato per essere routinario. Cambiare attività, alternare impegni diversi, vi renderà più produttivi e contenti. Risvegliate i neuroni che si sono addormenti perché ne avete sottoposti altri a un lavoro eccessivo. In breve, liberate e despecializzate il vostro cervello.
- Dimenticare. Spesso si preferisce rimuginare sulla tristi notizie e sulla cattive situazioni, piuttosto che fare un passo in avanti dimenticando il tutto. Ricominciare, pertanto, risulta difficile per tutti ma se si vuole bene a se stessi bisogna farlo, senza se e senza ma. Per consentire al cervello di non memorizzare occorre ideare distrazioni di qualsiasi natura. Così immergendosi nei dati piacevoli della propria vita non si sopprimono quelli sgradevoli, ma si riduce lo spazio vitale a loro disposizione.
- Niente scuse. Scusarsi è buona educazione ma fa male al corpo e alla mente perché alimenta i tanti sensi di colpa (che non sono mai abbastanza).
- Mangiare pesce, vero antidepressivo naturale, ottimo per il cuore e l’umore. Questo alimento infatti è ricco di omega-3, cioè di acidi grassi amici del buonumore. Grazie agli omega-3 il cervello invecchia meno rapidamente e memoria e riflessione si mantengono in forma più a lungo. Inoltre diminuisce il rischio di malattie cardiovascolari.
- Fare l’amore con passione. Sembra lo slogan di uno spot pubblicitario, ma è una felice verità. L’amore è l’antidoto più efficace contro la tristezza. L’innamoramento rende dinamici e pieni di energia, al punto da non avvertire il bisogno di dormire. L’amore fa bene al cuore, abbassa i livelli degli ormoni dello stress, protegge i vasi sanguigni e aumenta l’aspettativa di vita, migliorandone la qualità. Gli innamorati presentano elevati livelli di serotonina, il neurotrasmettitore del buonumore ed è come se assumessero un antidepressivo estremamente potente senza subirne gli effetti collaterali.
- Il metodo Tom e Jerry. Se si parla di Tom non si può non ricordare Jerry. È un automatismo innocente, ma è lo stesso che scatta quando ci si aspetta il peggio da ogni situazione. Ci sono esercizi particolarmente utili alle persone che passano ore e ore a rimuginare su pensieri negativi. Si tratta di tecniche che insegnano a bloccare gli automatismi.
- Essere grati. Non occorre rimproverare famigliari o colleghi, e conseguentemente non fa mai del tutto bene prestare abbastanza attenzioni a situazioni che creano problemi e preoccupazioni. Tuttavia, si potrebbe investire questo tempo nel rammentare ciò che di positivo hanno fatto verso gli altri. La gratitudine è una condizione che trasforma l’umore da negativo a positivo.
- Scrivete un IOY. La scrittura di una lettera di ringraziamento è anche un ottimo esercizio di coppia. Si chiama IOY, I Owe You, ovvero ciò che ti devo.