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Bimba affetta da una forma rara di leucemia. L’appello dei genitori: serve un donatore
“Salvate nostra figlia: basta un semplice prelievo del sangue o della saliva per capire se si può essere donatori di midollo compatibili”. È questo l’appello disperato di due genitori, Fabio e Sabina, la cui storia è stata raccontata dal Gazzettino di Pordenone per poi fare il giro del web affinché qualcuno possa dare una risposta alla loro ricerca. La loro bambina ha tre anni ed è affetta da una rarissima forma di leucemia che colpisce uno o due bambini su un milione.
“Si stima che esista un donatore (compatibile) ogni 100mila persone. Difficile ma non impossibile. Papà e mamma sperano nel miracolo. La loro figlioletta ha appena concluso il terzo ciclo di chemioterapia in una struttura ospedaliera del Centro Italia. Il primo non aveva dato alcun risultato, il secondo aveva sortito effetti migliori, ma successivamente nella piccola si era verificata una ricaduta. Il terzo ha messo a dura prova il suo corpicino già debilitato. Ora si attendono gli esiti”.
Fondamentale è trovare un donatore. Per questo i genitori si appellano alla solidarietà di tutti, chiedendo a quante più persone possibili di sottoporsi alla verifica di compatibilità. Per farlo basta contattare l’Admo (Associazione italiana donatori midollo osseo) allo 0239000855 o il Centro trasfusionale di Pordenone allo 0434399924. “La vita di mia figlia potrebbe essere appesa a un filo”, afferma papà Fabio.
Purtroppo questa vicenda è parte di un grande puzzle che al suo interno raccoglie tante storie simili, di lotta a favore della vita e contro un mostro, la leucemia, che si impossessa dei più piccoli debilitandoli e relegandoli in un letto d’ospedale. Ma quanti tipi di leucemia esistono?
È doveroso sottolineare che la leucemia è una malattia del sangue caratterizzata dalla produzione anomala dei globuli bianchi da parte del midollo osseo. In funzione della velocità di evoluzione della malattia si parla di leucemie acuta (dal processo molto veloce), se invece l’attenzione si focalizza sulle cellule da cui si origina la malattia, si distingue tra leucemia mieloide (che ha origine nei mielociti) e leucemia linfoide (che trova origine nelle cellule linfoidi). Attualmente si conoscono ben 4 tipi di leucemia.
Leucemia mieloide cronica
Nella sostanza si tratta di un tumore al sangue in cui il midollo produce in eccesso i granulociti, un tipo di globuli bianchi. Le cellule iniziano ad invadere il midollo osseo impedendo che si produca con normalità il resto delle cellule del sangue. Ciò interferisce inoltre nel funzionamento di diversi organi. Questo tipo di leucemia si sviluppa in tre fasi: una iniziale (o cronica) in cui l’eccesso di produzione di granulociti è facilmente controllabile, una seconda tappa di accelerazione in cui è più difficile controllare la malattia ed un’ultima fase (blastica) in cui la malattia diventa leucemia mieloide acuta, nell’80% dei casi o in linfoide nel 20%. Tuttavia è una forma curabile, tanto che grazie ai farmaci che esistono attualmente, gli inibitori della tirosin-chinasi, si può raggiungere una certa stabilità, durante la fase cronica.
Leucemia mieloide acuta
Solo in Italia colpisce 15 persone su un milione ogni anno. Si tratta della leucemia mieloide acuta, anche conosciuta come leucemia mieloblastica acuta, leucemia mielogena acuta, leucemia granulocitica acuta o LMA. È molto comune tra gli adulti, anche se a volte può interessare i bambini. Solo il 20% delle leucemie infantili sono di origine mieloide e generalmente hanno a che vedere con determinate alterazioni cromosomiche come la sindrome di Down o l’anemia de Fanconi (malattia ereditaria rara).
Leucemia linfatica cronica
Questo tipo di leucemia rappresenta il 20-40% del totale delle leucemie del mondo occidentale e colpisce sempre gli adulti. Nel nostro paese, ogni anno, si diagnosticano 30 nuovi casi su un milione di abitanti. Il midollo osseo e gli organi del sistema linfatico producono linfociti B in eccesso. In tal modo gli stessi linfociti B si infiltrano progressivamente nel midollo osseo, nei tessuti linfatici ed in altri organi come il fegato. La conseguenza è che i componenti normali del sangue si spostano impedendo il corretto funzionamento degli organi interessati.
Leucemia linfoblastica acuta
Riguarda principalmente i più piccoli. Se in condizioni normali i linfociti (che si producono nel midollo osseo ed in altri organi del sistema linfatico) sono capaci di attaccare tutti i tipi di agenti o cellule anomale che si producono nel nostro organismo, quando siamo affetti da leucemia linfoblastica acuta questi linfoblasti (precursori dei linfociti) si generano in eccesso. Quello che avviene è che tali linfociti immaturi invadono il sangue, il midollo osseo ed i tessuti linfociti facendo sì che si infiammino. Questi possono arrivare ad invadere anche altri organi, quali ad esempio i testicoli o il sistema nervoso centrale.