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Cardiologie aperte 2023: al via la campagna nazionale per la prevenzione cardiovascolare
Le malattie del cuore sono un gruppo di patologie cui fanno parte le malattie ischemiche del cuore, come l’infarto acuto del miocardio e l’angina pectoris, e le malattie cerebrovascolari, come l’ictus ischemico ed emorragico. Rappresentano le principali cause di morbosità, invalidità e mortalità in Italia. Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte nel nostro Paese, essendo responsabili del 34,8% di tutti i decessi (31,7% nei maschi e 37,7% nelle femmine).
La prevenzione e i fattori di rischio hanno un ruolo fondamentale. È importante, quindi, adottare stili di vita sani, come una corretta alimentazione e una regolare attività fisica. Un limitato consumo di sale (meno di 5 gr al giorno) associato a una dieta ricca di frutta e verdura, legumi, di alimenti a basso contenuto di grassi animali, come pesce, pollame, con scarsa quantità di carni rosse e insaccati, dolci e bevande zuccherine, contribuisce a ridurre la pressione arteriosa a mantenere livelli di colesterolemia ottimali.
Mantenere uno stile di vita sano e praticare una regolare attività fisica (fare sport e qualsiasi attività che richieda movimento, camminare a passo svelto per almeno 30 minuti al giorno, salire le scale, ballare), non fumare ed evitare/limitare il consumo di alcol contribuiscono a ridurre il rischio.
Per la prevenzione cardiovascolare dal 12 al 19 febbraio la Fondazione per il Tuo cuore dell’Associazione Medici Cardiologi Ospedalieri (Anmco) lancia la 17/ma edizione dell’iniziativa ‘Cardiologie Aperte 2023’. Grazie a questo progetto, i cittadini potranno chiamare il numero verde 800 052233 trovando risposte gratuite di 700 cardiologi.
“Queste malattie – spiega Domenico Gabrielli, presidente Fondazione per il Tuo cuore dell’Anmco e direttore della Cardiologia dell’Ospedale San Camillo di Roma – sono in gran parte prevenibili, in quanto riconoscono, accanto a fattori di rischio non modificabili (età, sesso e familiarità) anche fattori modificabili, legati a comportamenti e stili di vita come fumo, alcol, scorretta alimentazione e sedentarietà, spesso a loro volta causa di diabete, obesità, ipercolesterolemia e ipertensione”.
La prevenzione cardiovascolare è diventata ancora più determinante con la pandemia da Covid-19. “Nelle persone colpite dal Covid, il virus – aggiunge Gabrielli – ha generato infiammazioni di miocardio e pericardio, cardiopatia ischemica, ictus cerebrale, malattie a carattere trombo-embolico. Ha contribuito a ritardare la diagnosi, complicando la gestione e riducendo le ospedalizzazioni. In particolare, nei soggetti colpiti dal Covid si è riscontrato un aumento del 20-25 per cento di tutte le malattie cardiovascolari”.
“La prevenzione va iniziata il prima possibile. Oggi- conclude Furio Colivicchi, presidente Anmco e direttore Uoc Cardiologia Ospedale San Filippo Neri di Roma – abbiamo armi molto potenti ed efficaci per risolvere alcuni problemi, garantire la sopravvivenza e una migliore qualità della vita ai pazienti”.