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Come utilizzare l’alluminio in cucina, a lezione tra i banchi del Ministero
In cucina si utilizzano da sempre svariati contenitori destinati a diversi usi: dalla cottura delle specialità preparate alla loro conservazione. Tra i materiali più utilizzati tra i fornelli tuttavia non c’è la plastica, come qualcuno potrebbe giustamente supporre, ma l’alluminio, generalmente adoperato nel settore alimentare per la realizzazione di imballaggi e recipienti destinati a venire in contatto con gli alimenti, come pentole, film per avvolgere, vaschette monouso, caffettiere. Per questa ragione il Ministero della Salute ha pensato bene di rivolgersi al pubblico delle casalinghe fornendo un vero e proprio vademecum contenente indicazioni e consigli. La campagna inoltre è stata accompagnata da un’infografica animata facilmente fruibile dall’intera popolazione (non solo dunque dalle casalinghe). La campagna (vedi il video https://www.youtube.com/watch?v=wuY6ySq-214&feature=youtu.be) è stata pubblicata sul sito del Ministero e veicolata sui canali social istituzionali: Facebook, Twitter, Instagram e Youtube. Inoltre, i principali siti web del settore alimentare, come Giallo zafferano, Cookaround, Sale&Pepe, DM Cucina e Tgcom cucina, veicoleranno la campagna per due settimane.
La contaminazione del cibo per fenomeni di migrazione da utensili o imballaggi è una delle fonti di esposizione alimentare, ma è anche quella direttamente prevenibile attraverso semplici accorgimenti, considerato che il rilascio di alluminio dai materiali a contatto è condizionato dalle modalità di uso e da altri fattori combinati, quali il tempo di conservazione, la temperatura e la composizione dell’alimento. Nei soggetti sani il rischio tossicologico dell’alluminio è limitato per via dello scarso assorbimento e della rapida escrezione. Le fasce più vulnerabili della popolazione sono rappresentate dai bambini sotto i 3 anni, dagli anziani sopra i 65 anni, dalle donne in gravidanza, dalle persone con funzionalità renale compromessa.
In Italia con il Regolamento sulla disciplina igienica dei materiali e degli oggetti di alluminio e di leghe di alluminio destinati a venire a contatto con gli alimenti sono presenti precise disposizioni, una fra tutte è che i contenitori in alluminio devono riportare in etichetta una o più istruzioni. Ad esempio: non idoneo al contatto con alimenti fortemente acidi o fortemente salati, destinato al contatto con alimenti a temperature refrigerate, destinato al contatto con alimenti a temperature non refrigerate per tempi non superiori alle 24 ore. In più anche l’indicazione relativa al rapporto con i cibi e gli alimenti da conservare oltre le 24 ore a temperature ambiente: cacao, cioccolato, caffè, spezie, cereali, legumi, frutta secca, funghi secchi, eccetera.