• Chi siamo
  • Archivio uscite
  • Contattaci
  • Visita il sito Health Italia
logo_hol_weblogo_hol_weblogo_hol_weblogo_hol_web
  • Home
  • Alimentazione
  • Informazione
  • Intrattenimento
  • Patologie
  • Prevenzione
  • Ricette della salute
  • Sfoglia HOL Magazine
Banca delle Visite_728
✕

Covid-19: gli operatori sanitari e la sindrome post traumatica da stress

3 Marzo 2021
Covid-19: gli operatori sanitari e la sindrome post traumatica da stress

Il supporto psicologico con il trattamento psicoterapico EMDR

Da un anno è sotto gli occhi di tutti il lavoro senza sosta degli operatori sanitari per curare i pazienti colpiti dal Covid-19. Loro che non hanno mai mollato di fronte la “nemico invisibile” stanno mostrando segni evidenti di burnout e sindrome post traumatica da stress. Per questo serve supporto psicologico in ospedale e risultati positivi sono stati ottenuti attraverso il trattamento psicoterapico EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) su medici, infermieri, osa e volontari.

È quanto emerge dallo studio condotto dall’Associazione EMDR Italia, primo lavoro italiano che testimonia l’efficacia di questa terapia per l’elaborazione del trauma vissuto dagli operatori sanitari nel corso della pandemia.

La tecnica di psicoterapia Emdr è un metodo innovativo che offre un aiuto alle psicoterapie convenzionali. In pratica, il terapeuta attraverso alcuni movimenti induce la persona a muovere gli occhi in un determinato modo che la aiuta a rielaborare situazioni traumatiche. La tecnica consiste dunque in una serie di stimoli oculari al paziente mentre rivive le cause del trauma. La ricerca, presentata in un webinar moderato da Marco Liorni, ha coinvolto 744 soggetti (di cui 157 non sono stati trattati) sottoposti a quattro differenti tipologie di trattamento EMDR (de visu, di gruppo, on-line individuali e di gruppo). I dati sono stati raccolti in 17 ospedali e RSA: il 71,2% degli operatori sanitari ha avuto livelli di ansia superiori. In relazione al burnout, più del 60% ha riportato livelli da moderati a elevati; il 74,4% ha riportato livelli da moderati a elevati di ridotta realizzazione personale. Livelli clinici di depressione sono stati inoltre identificati nel 26,8% dei partecipanti, di ansia nel 31,3% e di stress nel 34,3%. Infine, il 36,7% ha riportato sintomi di stress post-traumatico.

“Dall’indagine è emerso che le caratteristiche di burnout in questi soggetti sono al di sopra della soglia patologica, dimostrando uno stato traumatico – ha spiegato Marco Pagani, ricercatore del Consiglio nazionale delle Ricerche – mentre dopo il trattamento le condizioni di stress, ansia, umore, rabbia, sonno mostrano un miglioramento significativo negli operatori reclutati”.

La ‘desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari’ è un metodo inventato dalla psicologa americana Francine Shapiro, che alla fine degli anni ’80 scoprì che i movimenti oculari volontari riducevano l’intensità dei pensieri negativi disturbanti ed il disagio emotivo legato a esperienze di vita stressanti e traumatiche. L’efficacia dell’EMDR è stata dimostrata sia per il Disturbo Post Traumatico da Stress sia per i traumi di minore entità. A fronte dell’attuale emergenza è dunque “necessario tutelare e supportare la salute mentale e il benessere degli operatori sanitari in prima linea, con interventi di supporto psicosociale sia durante sia al termine della pandemia”, ha detto Isabel Fernandez, psicoterapeuta e presidente dell’Associazione EMDR Italia. Durante l’emergenza coronavirus “i fattori di rischio per lo sviluppo di reazioni da stress traumatico sono infatti aumentati moltissimo: dal contatto con i pazienti infetti allo stress fisico causato dai dispositivi di protezione, allo stato di allerta costante, ai turni di lavoro più lunghi, al timore di contagiare amici e parenti. Per questo, oltre a promuovere strategie di protezione nei luoghi di lavoro, si rende necessario intervenire con un supporto psicologico specifico anche all’interno dei servizi sanitari e in ospedale, per facilitare il ripristino di una serenità lavorativa e della routine quotidiana”.

Le conseguenze psicologiche da Covid-19, oltre ai medici e professionisti sanitari inpegnati in prima linea nella lotta al virus, purtroppo si stanno riscontrando anche nella popolazione. “Le paure per il contagio e per la situazione economica nonché il cambiamento di stili di vita, hanno favorito l’aumento dei sintomi ansiosi e depressivi” ha detto la dottoressa Sandra Ronconi, psicologa-psicoterapeuta cognitivo comportamentale del network Health Point, in un’intervista per Health Online. Secondo uno studio pubblicato su “Scientific Reports” è importante fornire un supporto tramite i servizi di telemedicina. La telemedicina, ovvero l’erogazione di servizi sanitari con l’utilizzo di tecnologie informatiche e internet per uno scambio di informazioni tra medico e paziente utili alla diagnosi, al trattamento e alla prevenzione delle malattie, dal mese di dicembre è entrata a pieno titolo nel Servizio Sanitario Nazionale grazie alla firma del Ministro della Salute alla Conferenza Stato-Regioni sulle Linee guida nazionali. Proprio durante la pandemia c’è stata una “riscoperta” della telemedicina che fino a quel momento faticava a decollare. Si è capito che i servizi forniti da remoto offrono un supporto fondamentale per i pazienti e rappresentano uno strumento di prevenzione importante che punta altresì ad alleggerire il carico del Servizio Sanitario Nazionale.

Dal 2017 in Italia è presente Health Point S.p.A., azienda leader nel panorama nazionale nello sviluppo e nell’erogazione di servizi sanitari e in telemedicina. È controllata da Health Italia S.p.A, società quotata sul mercato AIM Italia, tra le più grandi realtà indipendenti del mercato italiano che operano nella Sanità Integrativa.

L’obiettivo di Health Point, sin dalla costituzione, è quello di diffondere una nuova percezione della salute, non più legato alla semplice assenza di malattia, ma da intendere come un modus vivendi che conduce a un reale e concreto senso di benessere complessivo. Durante la pandemia, proprio per limitare il più possibile gli spostamenti e favorire l’interazione medico-paziente, Health Point ha aperto la piattaforma My Digital Health e ha recentemente lanciato l’App My Digital Health con la quale è possibile prenotare ed effettuare direttamente dallo smartphone una televisita o un consulto telefonico con lo specialista, in modo semplice, veloce e smart. L’App scaricabile gratuitamente da App Store e da Google Play, è l’ultimo strumento di supporto messo in campo da Health Point per rendere i servizi sanitari offerti molto più accessibili e disponibili on demand.

“L’obiettivo dello sviluppo di un’app intuitiva e facile da utilizzare – ha spiegato la dottoressa Fiorini in un’intervista pubblicata sull’ultimo numero del magazine Health Online – è quello di proporre agli utenti assistenza sanitaria a 360° sfruttando lo strumento fondamentale e che ha da sempre caratterizzato il modello Health Point: la telemedicina. Con l’App My Digital Health abbiamo voluto rendere più veloce e accessibile il concetto di assistenza sanitaria a distanza: unavera e propria clinica virtuale in cui poter effettuare delle visite da remoto con gli specialisti del network Health Point tramite il servizio di televisite multispecialistico, la compilazione di un questionario anamnestico al fine di fornire informazioni di base utili agli specialisti; condividere referti e avere a disposizione un archivio sanitario personale, monitorare i principali parametri fisiologici da remoto, il tutto nel pieno rispetto delle normative sulla privacy”.

La tecnologia rappresenta oggi uno strumento fondamentale nella vita quotidiana “a maggior ragione nell’ambito della salute. La telemedicina, alla luce anche di quanto emerso dalla recente conferenza Stato-Regioni, non va più intesa come una nuova disciplina medica bensì come una nuova modalità, più efficiente e più rapida, di fare ciò che si è sempre fatto, sfruttando proprio l’ausilio della tecnologia. Pensiamo ad esempio alla possibilità di avere accesso allo storico clinico di un paziente e monitorare costantemente il suo stato di salute: questa possibilità ci permette di conseguenza di intervenire più velocemente e di offrire assistenza continua. Tutto ciò si traduce in un sensibile miglioramento sia della qualità della vita dell’assistito, che si sente più tutelato, sia delle condizioni di lavoro del personale medico, che accede più facilmente alle informazioni sanitarie del paziente”.

Tags: covid-19, covid19, EMDR, infermieri, nemico invisibile, ospedali, pandemia, patologie, stress
Condividi
Nicoletta Mele
Nicoletta Mele
Laureata in Scienze Politiche e dal 2001 è iscritta all’Ordine dei Giornalisti del Lazio. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche e uffici stampa. Dopo aver conseguito il Master in Gestione e Marketing di imprese in TV digitale, ha lavorato per 12 anni in Rai, occupandosi di programmi di servizio e intrattenimento. Successivamente, ha ampliato le sue competenze specializzandosi con il Master in Marketing & Communication Management presso 24ORE Business School. Dal 2017 è Direttore Responsabile di Health Online, periodico di informazione dedicato alla Sanità Integrativa.

Articoli correlati

11 Giugno 2025

Banca delle Visite compie 10 anni: quando la salute diventa un bene condiviso


Leggi di più
6 Giugno 2025

Un nuovo modo di vivere la menopausa


Leggi di più
17 Maggio 2025

Mindfulness: come la pratica della consapevolezza può migliorare la salute e il rendimento lavorativo


Leggi di più

Health Online

Health Online è il periodico di informazione di proprietà di Health Italia S.p.A. che permette di essere costantemente informati sul tema della sanità integrativa e non solo.

Visita il sito Health Italia

Cerca

✕

Health Online Magazine



Sfoglia online

Seguici sui social

Rubriche

  • Alimentazione
  • Informazione
  • Intrattenimento
  • Patologie
  • Prevenzione
  • Ricette della salute
  • Senza categoria
Scegliere Salute_square

Ultimi articoli

  • Banca delle Visite compie 10 anni: quando la salute diventa un bene condiviso
    11 Giugno 2025
  • Un nuovo modo di vivere la menopausa
    6 Giugno 2025
  • A pieni polmoni: prendersi cura della salute resporatoria
    31 Maggio 2025

Tags

AIRC alimentazione ambiente assistenza sanitaria bambini banca delle visite benessere cancro chirurgia coronavirus Covid covid-19 donne famiglia gravidanza health italia health online health point innovazione lavoro medici ministero della salute mutua mba oms oncologia pandemia patologie prevenzione psicologia ricerca salute sanità sanità integrativa Sars-CoV-2 società di mutuo soccorso solidarietà sport tecnologia telemedicina tumore tumori vaccini vaccino welfare welfare aziendale
© 2025 Health Online. All Rights Reserved. | Privacy Policy - Cookie Policy - Impostazioni Cookies
Created by  Mindbe

Usiamo i cookie per fornirti la miglior esperienza d'uso e navigazione sul nostro sito web.

Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o disattivarli nelle .

Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.

Cookie necessari

I cookie strettamente necessari dovrebbero essere sempre attivati per poter salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.

Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie.

Cookie di terze parti

Questo sito web utilizza Google Analytics per raccogliere informazioni anonime come il numero di visitatori del sito e le pagine più popolari. Mantenere questo cookie abilitato ci aiuta a migliorare il nostro sito web.

Attiva i cookie strettamente necessari così da poter salvare le tue preferenze!

Privacy & Cookie

Maggiori informazioni sulla nostra Privacy Policy e Cookie Policy