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Insonnia e ansia stagionale: disturbi sottovalutati con forte impatto sulla salute

L’insonnia e l’ansia stagionale sono disturbi che, pur colpendo una vasta fetta della popolazione, restano spesso sottovalutati, sia in termini di consapevolezza che di intervento sanitario. Recenti dati indicano un incremento significativo di questi disturbi in corrispondenza dei cambi di stagione, con effetti a cascata sulla salute mentale e fisica degli italiani.
Secondo l’Associazione Italiana di Medicina del Sonno (AIMS), circa 12 milioni di italiani soffrono di disturbi del sonno, con un aumento che si accentua nei periodi di transizione stagionale.
Anche il Ministero della Salute sottolinea come la qualità del sonno sia un indicatore fondamentale per il benessere complessivo, e invita a prestare particolare attenzione ai cambi di stagione, quando la diminuzione di ore di luce altera il ritmo circadiano e la produzione di melatonina (Ministero della Salute).
Conseguenze per concentrazione, metabolismo e umore
L’insonnia non è solo un disagio momentaneo, ma può provocare gravi conseguenze a livello cognitivo, metabolico ed emotivo. La ridotta qualità del sonno compromette la concentrazione, rallenta le funzioni cognitive e altera l’umore, predisponendo a stati ansiosi e depressivi. Inoltre, disturbi del sonno prolungati influenzano negativamente il metabolismo, aumentando il rischio di obesità, diabete e malattie cardiovascolari.
Spesso legata all’insonnia, l’ansia stagionale si manifesta con sintomi come nervosismo, irritabilità e senso di oppressione, che possono aggravarsi proprio nei momenti di cambiamento climatico e sociale. È un disturbo sottostimato ma dalla forte incidenza nella qualità della vita quotidiana.
Un importante approfondimento sul tema è stato offerto dall’intervento della dott.ssa Chiara Pecorario, psicologa clinica e di comunità, psicoterapeuta ed esperta in psicodiagnostica, nel primo webinar organizzato da Sputa il Rospo, una piattaforma online che offre supporto psicologico professionale tramite colloqui virtuali.
Durante il webinar, intitolato “Dalla tempesta alla calma”, la dott.ssa Pecorario ha spiegato come i disturbi d’ansia e l’insonnia si presentino spesso insieme, alimentandosi reciprocamente e creando un circolo vizioso difficile da interrompere senza un adeguato supporto. La psicologa sottolinea l’importanza di riconoscere precocemente i segnali quali difficoltà a prendere sonno, risvegli precoci e sensazioni di agitazione costante, per poter intervenire in modo efficace. Attraverso un approccio psicologico mirato, tecniche di gestione dello stress e supporto emotivo, è possibile ristabilire un equilibrio interiore e migliorare significativamente la qualità del sonno e della vita quotidiana.
L’intervento della dott.ssa Pecorario, evidenzia il valore di un approccio integrato che combina supporto psicologico e strategie comportamentali per affrontare efficacemente ansia e insonnia stagionale.
Strategie di prevenzione e cura
Oltre al supporto psicologico, le raccomandazioni ufficiali includono:
- Mantenere un ritmo sonno-veglia regolare
- Favorire l’esposizione alla luce naturale
- Evitare stimolanti e dispositivi elettronici nelle ore serali
- Creare un ambiente adatto al sonno
- Praticare attività fisica regolare
L’uso della melatonina come integratore può essere utile ma deve essere sempre discusso con il medico.
L’insonnia e l’ansia stagionale non devono essere ignorate: rappresentano segnali importanti che richiedono attenzione e intervento. L’integrazione di supporto medico e psicologico, unita a una corretta informazione pubblica, può migliorare significativamente la qualità della vita di chi ne soffre.
Le istituzioni sanitarie, le aziende e la società tutta hanno la responsabilità di favorire la cultura del benessere mentale e fisico, anche affrontando in modo integrato i disturbi spesso invisibili ma profondamente invalidanti come insonnia e ansia stagionale.
