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La fisioterapia al tempo della pandemia, dalla prevenzione alla riabilitazione
Un aiuto concreto e fondamentale a sostegno dei pazienti COVID in nome della prevenzione e della riabilitazione. In occasione della Giornata mondiale della Fisioterapia, che annualmente si celebra l’8 settembre, l’Albo dei fisioterapisti traccia un resoconto di questi ultimi mesi in cui certamente l’impegno del fronte sanitario è stato considerevole. Del resto, l’obiettivo della Giornata istituita nel 1996 è proprio quello di riconoscere il grande lavoro che i fisioterapisti svolgono per i loro pazienti e, più in generale, per la comunità. Quest’anno le vicende sanitarie legate alla pandemia e le normative disposte dal Governo per contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19, hanno inevitabilmente avuto ripercussioni sulla vita di tutti sia a livello personale che professionale. Per questa ragione i riflettori della Giornata mondiale, con lo slogan “e la vita si rimette in movimento”, si sono accesi sul ruolo della fisioterapia durante l’emergenza sanitaria. Sono tanti i reparti Covid degli ospedali che hanno approntato un vero e proprio programma riabilitativo per i pazienti colpiti dal virus, soprattutto quelli che per settimane sono stati ricoverati in terapia intensiva.
La fisioterapia entra di diritto nelle case di tutti coloro che non necessariamente hanno avuto a che fare in prima persona con il virus. I mesi di lockdown e l’immediata sospensione delle attività sportive (più o meno agonistiche), a cui si aggiunge la consolidata esperienza del lavoro da casa, hanno reso tutti “meno agili”. Adoperare sedute improvvisate, sedie, tavoli, poltrone, letti, per l’utilizzo dei dispositivi di connessione che consentono di lavorare in smart working, è chiaramente dannoso per la salute e può scatenare mal di schiena (tra fastidi a livello lombare, dorsale, cervicale) che rendono tutto molto più faticoso. È a questo punto che la fisioterapia fa il suo ingresso nei salotti e nelle camere da letto di tutti con lo scopo di migliorare la qualità della vita prevenendo criticità croniche che potrebbero causare gravi conseguenze al corpo.
La data dell’8 settembre è stata stabilita in quanto richiama la fondazione della Confederazione mondiale per la fisioterapia che quest’anno, oltre ad avviare la macchina dei preparativi per le celebrazioni del 70esimo anniversario del 2021, ha cambiato il proprio nome in World Physiotherapy. Per la prima volta nella sua storia questa Giornata si svolge con la professione del fisioterapista all’interno dell’Ordine dei TSRM e delle Professioni Sanitarie Tecniche della Riabilitazione e della Prevenzione e rappresentata dalle Commissioni d’Albo territoriali, nominate alla fine del 2019 e nell’attesa, con l’imminente elezione della Commissione Nazionale d’Albo, di completare l’assetto istituzionale previsto dalla legge 3 del 2018, nota come “Legge Lorenzin”.